E' stata rinviata al 4 luglio prossimo l'udienza preliminare, in programma oggi, a carico di Tiziana Deserto, la trentaduenne di Manduria (Taranto) accusata di concorso nell'omicidio della figlia Maria Geusa, uccisa nell'aprile dell'anno scorso a Citta' di Castello. Un delitto per il quale viene processato l'imprenditore Giorgio Giorni. La decisione di rinviare il procedimento a carico della Deserto - la quale deve rispondere anche di concorso in violenza sessuale e maltrattamenti nei confronti della figlia - e' stata presa dal giudice Claudia Matteini a causa dell'assenza del difensore della donna, l'avvocato Gianni Zaganelli attualmente malato. Sempre stamani nuova udienza davanti al gup Matteini del processo con il rito abbreviato a Giorni. L'imprenditore, 33 anni originario di Sansepolcro, e' accusato di avere violentato e ucciso la bambina nella sua abitazione tifernate dopo che le era stata affidata dalla madre della quale era amico (nonche' datore di lavoro del padre della piccola). Davanti al giudice sono comparsi come testimoni alcuni medici dell'ospedale di Citta' di Castello dove Maria Geusa mori' il 6 aprile dell'anno scorso dopo essere stata ricoverata il giorno precedente (Giorni venne quindi arrestato dopo poche ore dai carabinieri). La loro deposizione e' ancora in corso. Ne' l'imprenditore (che ha sempre ammesso di avere colpito la bambina, negando pero' di volerla uccidere e di averla violentata) ne' la madre della bambina (la quale si e' sempre detta estranea a ogni addebito) erano presenti stamani in aula. All'udienza ha invece assistito il padre di Maria, Massimo Geusa.
Nel corso del processo a Giorni e' stato tra l'altro sentito un testimone che aveva riferito agli investigatori di avere visto la bambina e l'imprenditore entrare piu' volte nel portone del palazzo di Citta' di Castello dove abitava l'uomo. Una volta Maria sarebbe stata accompagnata - secondo la sua versione - da una donna. Nel corso della deposizione di oggi il testimone ha ribadito la sua versione dei fatti. Una ricostruzione contestata dai difensori di Giorni, gli avvocati Giancarlo Viti e Vittorio Betti, secondo i quali la bambina si trovava invece sempre all'asilo. Il processo, con il rito abbreviato, e' stato quindi rinviato dal gup al 4 luglio quando verra' sentito il proprietario dello stabile dove viveva Giorni (nella stessa giornata e' stata fissata la ripresa dell'udienza preliminare a caricodi Tiziana Deserto). Rinviato al 12 settembre invece l'esame dei periti medico legali inizialmente programmato quel giorno. Il 7 luglio, come previsto, deporranno davanti al gup gli esperti incaricati di eseguire il test del Dna su alcune tracce di saliva attribuite a Giorni e individuate sugli indumenti della bambina.