Ieri mattina, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Città di Castello sono intervenuti presso il parcheggio “Ferri” dove un operatore della Polizia Locale aveva fermato una donna, indicata da alcuni cittadini come l’autrice di una rapina avvenuta poco prima. Giunti sul posto, gli agenti hanno identificato la donna – una cittadina romena, classe 2002 – e i suoi due figli minori; dopodiché, hanno sentito la vittima - zoppicante e dolorante – la quale ha raccontato di essere stata avvicinata da una ragazza mentre si recava al mercato cittadino. La 20enne aveva poi chiesto insistentemente del denaro all’uomo – un cittadino italiano, classe 1953 - e, al diniego di quest’ultimo, aveva reagito abbracciandolo e sottraendogli il portafoglio dalla tasca della giacca. Per guadagnarsi la fuga, lo aveva poi spintonato violentemente facendolo cadere a terra. Le richieste d’aiuto della vittima avevano attirato l’attenzione di due cittadini che, sopraggiunti, erano riusciti a fermare la giovane, la quale, vistasi incalzata, aveva restituito il portafoglio al 70enne. È stato quando la vittima si è accorta che il portadocumenti era stato svuotato del denaro che la 20enne, approfittando di un attimo di distrazione, si è data nuovamente alla fuga, venendo poi fermata all’atto di salire a bordo di un’auto da un operatore della Polizia Locale, che ha immediatamente chiamato la Polizia di Stato. Gli agenti hanno quindi effettuato una perquisizione che ha dato esito positivo; infatti, all’interno degli indumenti indossati da uno dei figli della donna, hanno rinvenuto il denaro sottratto all’uomo. Dopo aver chiamato il 118 per prestare i primi soccorsi al 70enne, gli operatori hanno arrestato la 20enne per il reato di rapina impropria che, su disposizione del Pubblico Ministero, è stata sottoposta alla misura degli arresti domiciliari in attesa del rito per direttissima. La donna è stata anche denunciata per il reato di lesioni personali. Il conducente del veicolo – un cittadino polacco, classe 1994 – è stato invece deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di favoreggiamento personale e reale.