C.Castello: tracciato umbro della E78 “Via libera alle procedure per la scelta”

“Abbiamo ritenuto opportuno mettere a disposizione della commissione consiliare Assetto del territorio, presieduta da Luciano Domenichini, tutti gli elementi utili perché i consiglieri comunali potessero farsi un’idea chiara ed approfondire la conoscenza dei diversi tracciati ipotizzati da regione Umbria ed Anas per il tratto umbro della E78. Sia-mo quindi ricorsi alle cartografie ed alle simulazioni tridimensionali predisposte dagli uf-fici tecnici della regione e all’illustrazione di supporto fornita dagli stessi ingegneri Tor-toioli e Cioffini che, più da vicino, hanno studiato le varie soluzioni possibili”. Questa la dichiarazione fatta dal sindaco di Città di Castello Fernanda Cecchini, com-mentando il contenuto e le motivazioni della riunione della commissione tenutasi nel pomeriggio di martedì. “L’incontro è servito a preparare con adeguata cognizione di causa una valutazione di merito del consiglio comunale che permetta al sindaco di presentarsi con un esplicito mandato quando sarà chiamato ad esprimersi sulle decisioni che regione ed Anas an-dranno ad assumere”. “Le indicazioni emerse dalla riunione della commissione consiliare e l’incontro, avvenu-to successivamente tra i tre sindaci interessati (Città di Castello, Citerna, Sangiustino) e l’assessore Giuseppe Mascio, permetteranno allo stesso assessore regionale alle in-frastrutture di dare, nel summit in programma per giovedì 18 gennaio al ministero, il via libera alle procedure che porteranno alla scelta del tracciato nel corso dei prossimi due o tre mesi. Viene quindi a cadere qualsiasi alibi per chi volesse ancora parlare di di-saccordi in altotevere per giustificare rinvii nella realizzazione della E78 e la regione è nelle condizioni di rispondere positivamente alle sollecitazioni che il comune di Città di Castello ed il territorio altotiberino hanno espresso per un’accelerazione delle varie fasi di progettazione e finanziamento dell’opera”. “Da parte dei tre comuni non saranno frapposti veti alle singole soluzioni ma, qualun-que sia quella prescelta, saranno pretese garanzie e richiesti accorgimenti progettuali in grado di alleggerire il più possibile l’impatto sul territorio e sulle popolazioni residenti, tenendo conto che il miglior tracciato non è necessariamente quello più corto o quello meno costoso ma quello che riesce a contemperare meglio l’intera complessa gamma delle problematiche economiche, finanziarie, sociali, ambientali presenti per la realiz-zazione di questa come di qualsiasi altra grande opera”.