CGIL scrive al neo presidente Confindustria Umbria: "Serve un'alleanza per il lavoro"

"Condividiamo profondamente l'esigenza di ripartire dall'industria e dal manifatturiero, contrastando la pesante tendenza in atto alla deindustrializzazione, che colpisce anche la nostra regione, con le sue 160 vertenze aperte. Solo rilanciando l'industria, puntando a raggiungere un'incidenza sul Pil del 20% da qui al 2020, sara' possibile uscire dalla crisi". Cosi' la Cgil dell'Umbria in una lettera aperta nel formulare "i migliori auguri di buon lavoro" ad Ernesto Cesaretti, neo presidente di Confindustria Umbria, e salutando Umbro Bernardini, presidente uscente. Una lettera per sottolineare i punti di condivisione e quelli di divergenza, su cui il sindacato ritiene necessario aprire un confronto tra organizzazioni sindacali confederali e Confindustria Umbria. "Ma per raggiungere questo obiettivo - si legge nella lettera - riteniamo che occorra rafforzare la contrattazione nei posti di lavoro e nel territorio, che va sviluppata rafforzando le relazioni industriali e la bilateralita', avendo come base di partenza l'accordo del 31 maggio e il protocollo sottoscritto tra Cgil, Cisl e Uil e Confindustria nazionali. Su questo auspichiamo un ruolo piu' incisivo di Confindustria Umbria. L'obiettivo deve essere quello di rilanciare l'occupazione. Non ci sara' ripresa senza creare nuove occasioni di lavoro. E da questo punto di vista il 2014 rischia di essere un anno ancora piu' pesante di quanto non sia stato il 2013. Inoltre, riteniamo necessario che nella nostra regione si concordino iniziative comuni tra le forze sociali, per valorizzare le nostre eccellenze produttive. Per questo riteniamo importante il riconoscimento di area di crisi complessa per Terni, che non significa ricorrere ad interventi assistenziali, ma ottenere la necessaria strumentazione, finalizzata alla promozione di iniziative sul terreno infrastrutturale e anche su quello energetico, che rendano sempre piu' attrattivo quel territorio, gia' sede di importanti presenze industriali".