Calcio: Gubbio, la domenica più difficile: tra contestazione e bisogno di punti

Due vittorie, due pareggi e una sconfitta. E’ questo il bilancio degli ultimi scontri diretti disputatisi al Pietro Barbetti tra Gubbio e Bellaria. Il primo precedente risale alla stagione 2003/2004 – terminata con la sconfitta nella semifinale play-off contro la Sangiovannese - seconda giornata di campionato con Cannito allenatore; 1-1 il finale, uno dei tanti pareggi che costellarono la tribolata esperienza del tecnico pugliese sulla panchina rossoblu poi sostituito con successo da Galderisi. Significativa anche la sconfitta nell’ultimo turno del campionato 2006/2007, quando la compagine di De Petrillo, a salvezza acquisita, non si dannarono più di tanto, permettendo così ai romagnoli di espugnare il Barbetti e raggiungere a loro volta la permanenza nell’allora C2. Lo scorso anno i rossoblu ottennero i tre punti all’87esimo grazie ad una splendida rete di Corallo di testa in tuffo, al termine di un match nervoso, segnato profondamente dall’espulsione a inizio match di Zanardo. Zanardo che quest’anno non trova molto spazio nell’undici di Neri, che in attacco preferisce affidarsi alla coppia formata da Mezgour ed Ettore Marchi. Dietro di loro, nel ruolo di suggeritore, spazio all’ex giocatore di Vicenza e Palermo Lamberto Zauli, mentre nella zona mediana agiranno l’eugubino Tasso e Brighi, fratello del centrocampista della Roma. Ma Gubbio-Bellaria sarà soprattutto il ritorno per la prima volta da avversario di Alessandro Giacometti, quattordici stagioni con la maglia del Gubbio prima dell’addio non senza polemiche dell’estate 2007. Un epilogo forse immeritato per un giocatore che ha sempre dimostrato un attaccamento autentico ai colori rossoblu. Di questi tempi, non proprio una caratteristica diffusa in via Paruccini.