Tutto in stand by per almeno due settimane per poi rivalutare la situazione dopo l'esponenziale aumento di casi dell'ultimo periodo. Se nel calcio professionistico il contesto resta critico tra rinvii di partite last minute e decisioni affidate alle ASL di competenza, nei dilettanti la scelta è stata quella di fermare i campionati fino al prossimo 23 Gennaio. Ultima in ordine di tempo a propendere per lo stop è stata la Lega Nazionale Dilettanti che ha deciso difatti di fermare i vari gironi di Serie D, compreso quello in cui sono inserite le quattro umbre, per le prossime due settimane. Le gare previste per domenica 9 si giocheranno così domenica 23 gennaio ed è rinviato a data da destinarsi anche il recupero del derby tra Tiferno e Cannara, in un primo tempo fissato per il 12 gennaio. Questo dopo che il calcio umbro si era già da giorni pronunciato per quanto riguarda i campionati di Eccellenza, Promozione, Prima e Seconda categoria. Nel dettaglio Eccellenza e Promozione ripartiranno domenica 23 gennaio, Prima e Seconda il 30 gennaio con lo slittamento delle varie giornate. Confermato, ad oggi, il turno di pausa in programma domenica 27 febbraio. Uno stop che comporterà una rimodulazione dei calendari con sempre più probabile annullamento del Torneo delle Regioni, in programma nel periodo pasquale. Slitta anche la finale di Coppa Italia di Eccellenza tra Lama e Angelana che si svolgerà il 16 gennaio. Al contempo stop anche per tutti i campionati giovanili umbri, dalla Juniores a scendere, che riprenderanno domenica 6 febbraio: Una decisione dettata dalla chiara volontà di consentire la vaccinazione di tutti gli under 18. Intanto in videoconferenza il presidente della federcalcio regionale Luigi Repace ha annunciato ai presidenti delle varie società le linee guida per affrontare lo stop dettato dal Covid. I rinvii si faranno con 6 persone tra positivi e quarantene, ma Repace è fortemente intenzionato a proseguire l'attività agonistica e dunque terminate regolarmente i campionati. Sul protocollo da adottare per quanto riguarda la ripresa dell’attività per gli atleti che hanno contratto il virus, la richiesta del Cru è quella di accorciare i tempi rispetto ai 30 giorni previsti in questo momento, portandoli a 15. Altro aspetto importante, la possibilità di ottenere ristori per le società che hanno provveduto a tamponi e sanificazioni.