Una gravissima sospensione di servizio pubblico: è quella che si potrebbe verificare per il Canile/Gattile sanitario di Gubbio dove, dopo il pensionamento della dottoressa Rita Bonci, non è stata prevista, al momento, la sostituzione e il subentro di una nuova figura veterinaria. A lanciare l'allarme sono le associazioni dei volontari che operano nella struttura, che in diverse missive hanno espresso forti preoccupazioni per la situazione che si è venuta a creare. "Siamo ad una paralisi pressoché totale del servizio mancando, di fatto, la possibilità di ottemperare alla parte maggiore delle necessità o obblighi per cui sia richiesta la presenza di un medico veterinario" - scrive Enpa. Di una "tragedia" e di "una situazione è estremamente grave che potrebbe portare alla chiusura del canile, con conseguenze devastanti per gli animali che vi sono ospitati" parla Animal Mind. Entrambe le realtà associative chiedono alle autorità competenti di intervenire con urgenza mettendo in atto azioni che possano riportare la presenza di un veterinario al canile, al fine di mantenere quest'ultimo aperto e funzionante. Il rischio concreto è che venga sospeso il ricovero sanitario e che anche i servizi rivolti al randagismo e al benessere degli animali vengano meno. Le associazioni lanciano l'appello anche alla cittadinanza e agli amani degli animali, affinchè prendano consapevolezza del problema e facciano tutto il possibile per evitare la chiusura di un punto di riferimento per la comunità: un vero e proprio presidio di civiltà, a cui afferiscono anche gli altri comuni della zona, da Gualdo Tadino a Scheggia, e che nel tempo è diventato una realtà virtuosa, un luogo vivo, accogliente, uno spazio di cura, di protezione, di soccorso per gli animali abbandonati, feriti o smarriti. "Auspichiamo che le difficoltà evidenti -concludono i volontari- non siano foriere di risposte semplici a problemi complessi, cosa sulla quale le associazioni e, sappiamo, la cittadinanza vigileranno con cura".