I Comuni di tutta la fascia si incontreranno a brevissimo per capire come pensare e ripensare la gestione del canile comprensoriale di Gubbio.
Ancora sino a giugno 2016 è tutto affidato alla Comunità Montana Alta Umbria ma l'impellenza è di capire come fare nel prossimo futuro.
Le due gare indette dal comune di Gubbio non hanno ancora portato dei frutti, rivolte agli enti protezionistici. Altra via assolutamente percorribile quella di istituire un apposito ufficio del comune di Gubbio, in quanto capofila, e gestire in proprio.
Ad oggi è una sola dipendente dell'ente montano che si occupa di seguire forniture, spese, richieste di rimborsi, controllo del servizio veterinario.
Ecco allora come funziona ad oggi il servizio: il canile sanitario è a carico dell'Asl, sia per costo che per personale.
Dopo un massimo di 60 giorni i cani passano al canile rifugio, questo a carico dell'ente montano che poi viene rimborsato dai comuni.
Circa 80 mila euro il costo annuale, come nel 2014, 70 mila euro nel 2013; costo ripartito in base al numero della popolazione dunque Gubbio paga 65 mila euro all'anno, 2.500 Costacciaro, 5.500 Fossato di Vico, 3.000 Scheggia, 5.000 Sigillo.
Con questi 80 mila euro l'ente montano anticipa e copre le spese delle forniture elettriche e dell'acqua, dell'acquisto de farmaci e dei mangimi, sia generici che straordinari per cuccioli o anziani, il rimborso all'Afor per il personale, il rimborso all'Enpa.
Nel dettaglio, l'Afor è l'agenzia Forestale regionale che ha sostituito le comunità montane; l'operaio che viene affidato in convenzione al canile si occupa, tutti i giorni, di pulire i box, dare da mangiare, garantire la sgambatura ai cani, curare la vegetazione e le manutezioni.
I giorni festivi e le domeniche i cani vengono curati dai volontari dell'Enpa.
Ecco a cosa dovrebbe pensare dunque l'ente protezionistico o l'ufficio comunale che andrà a sostituire la montana: seguire tutto questo. Oltre che il rapporto con i veterinari. Al canile rifugio infatti i cani vengono curati da due medici che hanno dato disponibilità con un rimborso di 3 mila euro all'anno.
Erano stati contattati tutti i privati dei comuni, escluso Gualdo Tadino, solo Cappellotti di Costacciaro e Paciotti di Gubbio hanno dato disponibilità, ma tra qualche settimana anche questo servizio andrà rivisto e sarebbe quanto mai necessario trovare anche altre disponibilità.
Dunque nei prossimi giorni i comuni si troveranno attorno ad un tavolo per capire cosa fare.
Intanto a Gubbio l'assessore Alessia Tasso sta pensando ad una serie di iniziative per incentivare le adozioni dei randagi e dei cani abbandonati.
Quanto mai importante sarebbe poi denunciare e sanzionare chi li abbandona.
In molti comuni ci sono sgravi fiscali per chi porta a casa un cane dal canile, alleggerendo così la spesa che ricade su tutti i cittadini; sono stati pensati anche dei cimiteri, per la gioia dei padroni addolarti che pagando il terreno aiutano indirettamente a sostenere le spese dei canili.
Ad oggi si possono seppellire i propri animali nel terreno di proprietà, altrimenti si può solo far smaltire la carnassa da una ditta specializzata.
Gubbio/Gualdo Tadino
06/02/2016 19:20
Redazione