La mobilitazione era stata annunciata dal sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti nell'ultima puntata di Link, l'infotainment di Trg in onda tutti i mercoledì: martedì 27 aprile a partire dalle ore 9.30 le case di riposo di Città di Castello, Gubbio, Gualdo Tadino ed Assisi scenderanno in piazza a Perugia, davanti Palazzo Cesaroni, per essere ascoltati dalla Regione. Da anni le case di riposo anziani chiedono l'aggiornamento delle tariffe ferme al 2008; non l'hanno ottenute dalla giunta Marini, che si era impegnata a rivederle, ma che poi non avendo concluso il suo mandato, ha lasciato la patata bollente in mano alla giunta Tesei che ancora non ha dato una risposta malgrado le sollecitazioni. Un problema che investe tutte le case di riposo, ma soprattutto le ex Ipab, ovvero quelle strutture pubbliche che applicano contratti della sanità pubblica, la Muzi Betti di Città di Castello, la Casa Mosca di Gubbio, l'Easp Badassini di Gualdo Tadino e la Casa Rossi di Assisi. Sono strutture grandi, quelle di Castello e Gubbio in particolare che ospitano in media 90 anziani in Residenza Protetta più alcune unità di disabili adulti, con circa 70 operatori tra dipendenti diretti e cooperative esterne, numeri più piccoli a Gualdo Tadino con 60 ospiti autorizzati ed altrettanti dipendenti, più piccola ancora la Casa Rossi. Il Covid ha fatto lievitare i costi di queste strutture : Andreina Ciubini, presidente della Muzi Betti di Città di Castello, ha definito "un disastro" il primo quadrimestre 2021 quando la casa ha dovuto fare i conti con l'ondata epidemica, dovendo assumere più operatori per assistere i malati che non potevano nemmeno avere il conforto ed aiuto dei familiari, ha dovuto predisporre sanificazioni, acquistare dispositivi di protezione individuale, sistemare locali e spazi per adeguarsi alle normative. Tutto a carico del bilancio dell'ente di assistenza, non ricevendo alcun ristoro, con tariffe invariate dal 2008 e il rischio reale di non poter pagare gli stipendi. A Gualdo Tadino il Comune è dovuto intervenire mettendo soldi del proprio bilancio per sostenere la Casa Baldassini. Oggi per ogni ospite della struttura la Regione paga un 50% della tariffa , il resto è carico dell'utente, indipendentemente dalla gravità del soggetto. Uno scaglionamento delle tariffe potrebbe essere utile, ma a patto che in genere ci sia un rialzo di quanto in totale va nelle casse delle case di riposo . Attesi martedì davanti a Palazzo Cesaroni i sindaci dei 4 Comuni, i presidenti ed amministratori delle case di riposo: Ciubini da Città di Castello ha dichiarato che in assenza di un risocntro dalla Regione, seguiranno le sue dimissioni.
Perugia
24/04/2021 08:40
Redazione