“Le Case di comunità non siano cattedrali nel deserto e ci siano certezze in merito al personale che deve animarlo, perché altrimenti la coperta coperta rischia di essere un problema”. Così la segretaria generale della Uil Pensionati dell’Umbria, Elisa Leonardi, in merito allo stato dell’arte della creazione delle nuove strutture sanitarie che dovrebbero essere create sull’Umbria.
“Ci risulta - dice Leonardi - che non tutti i lavori di queste strutture stiano andando secondo la road map stabilita, rispettando i tempi necessari. L’allarme che lanciamo è nello specifico per la Casa di comunità di Gubbio, sulla quale abbiamo visto un progetto presentato in pompa magna ma per il quale ci risultano forti ritardi. Per questo non possiamo che esprimere preoccupazione, soprattutto per quanto riguarda il personale. Un quarto dei medici vuole andarsene dal pubblico, 74mila anziani umbri rinunciano a curarsi e mentre aspettiamo queste nuove strutture, il sistema sanitario pubblico è in agonia e il privato si sbriga a coprire tutti gli spazi che si stanno creando. Un quadro che non possiamo non ignorare e che ci vedrà impegnati nella mobilitazione dei prossimi giorni”.