Ci potrebbe essere stato un secondo uomo nella casa degli orrori in via Mario Angeloni. Su una coperta, sequestrata dai carabinieri nell'appartamento di Città di Castello, ci sarebbero tracce di materiale organico e quindi di Dna del marito di Serenella, l'amante di Giorgio Giorni che subito dopo l'omicidio di Maria Geusa aveva ammesso la relazione con l'imprenditore. Il pm Giuseppe Petrazzini avrebbe chiesto al giudice per le indagini preliminari Claudia Matteini che i risultati degli accertamenti vengano inseriti nel procedimento. Le tracce che sarebbero state rinvenute indicherebbero dunque la presenza dell'uomo nell'abitazione. Ma non può essere esclusa un'altra ipotesi. Quella che avanza il difensore dell'imprenditore di San Sepolcro, l'avvocato Giancarlo Viti: la donna potrebbe aver portato con sè, dalla propria abitazione quella coperta. Ecco spiegate le tracce del marito. Fissata per il 6 ottobre la conclusione del procedimento che vede Giorni imputato dell'assassinio della piccola Maria. Ma non si escludono ulteriori evoluzioni a fronte dei nuovi riscontri che sarebbero emersi dagli ultimi accertamenti.