Quando si dice che la speranza è attaccata ad un filo. Questa volta potrebbe essere vero ed il filo potrebbe essere quello del telefono.
La richiesta dell'utenza c'è? I locali ci sono? Gli insegnanti possono essere nominati già da domani? Queste le tre fatidiche domande che il sottosegretario ministeriale Valentina Aprea ha rivolto al telefono al Dirigente Scolastico Regionale Panetta. Il tutto davanti agli occhi ed alle orecchie dei rappresentanti dei genitori dello scientifico del Mazzatinti ricevuti Ai Cappuccini proprio in merito alla vicenda che vede i 56 ragazzi in attesa dello sblocco dell'empasse. Nei programmi iniziali, dall'altra parte del tavolo sarebbe dovuta esserci direttamente il Ministro Letizia Moratti che poi non è venuta. Ma tornando alle tre domande iniziali sembra che stia nelle risposte, tutte e tre affermative, la possibile soluzione della questione; o almeno, una possibile apertura. Il sottosegretario Aprea infatti, per telefono, ha dato qualche indicazioni in più a Panetta, indicazioni che così potrebbero riassumersi: far vedere che da parte del Miur e del Ministero c'è la volontà di far attivare la seconda prima classe di scientifico, che tutti gli elementi ci sono, che non si è disposti a subire la delibera regionale e, testuali parole, "creiamo un caso perché non è giusto che la gente subisca sempre". Insomma, il Ministero è dalla parte della "causa scientifico" ed ora anche il Miur regionale. Ma con questo, cosa cambia? Ancora la cautela è d'obbligo come i genitori stessi sanno bene: non c'è niente di deciso e di certo, c'è però un'apertura ulteriore ed il riscontro che non ci sono elementi ostativi. Domani Panetta, come da indicazione ministeriale, dovrà redigere un documento con il quale invita Regione, Provincia, il Dirigente scolastico del Mazzatinti, Presidente del Consiglio d'Istituto nonché il Prefetto di Perugia ad un tavolo per valutare in via definitiva quale soluzione sia possibile prendere. L'ordine pubblico sta nel fatto, ha detto la Aprea, che sono tante le famiglie coinvolte, oltre al fatto che è innegabile la richiesta del territorio e che spazi ed insegnanti non mancano. "E' stato un incontro estremamente positivo- commenta Gioacchino Minelli, rappresentante dei genitori- abbiamo fatto bene ad attendere l'incontro prima di qualunque decisione. Ci è stata prospettata un’apertura diversa da tutte quelle di cui sino ad ora si era parlato. Siamo fiduciosi nella possibilità di riaprire trattative che assicurino ai nostri figli il loro diritto allo studio; il tutto grazie all'intervento governativo". Sta ora da vedere se la competenza regionale può essere gerarchicamente baipassata dalle indicazioni del Ministero e soprattutto quali saranno i commenti dell'assessore Prodi nonché i tempi del tavolo convocato ed i suoi esiti. Certo è che l'incontro di ieri potrebbe segnare una svolta per la questione che si trascina ormai da mesi. Per oggi è atteso un documento ufficiale da parte dei genitori che ieri sera dalle 21.30 si sono ritrovati al Mazzatinti per discutere di quanto successo Ai Cappuccini.