Caso Goracci. Giornata di interrogatori a Perugia: gli arrestati respingono l'accusa

Convocati per la seconda volta in tribunale , dopo il nulla di fatto di ieri pomeriggio, anche oggi è slittato l’interrogatorio di garanzia per l’ex assessore ai lavori pubblici Marino Cernicchi – difeso dall’avvocato Mario Monacelli – e il consigliere comunale ed ex presidente del consiglio Antonella Stocchi – assistita dall’avvocato Ubaldo Minelli . Insieme all’ex segretario comunale Paolo Cristiano saranno ascoltati solo domani mattina. Il gip Carla Giangamboni oggi infatti ha concentrato la sua attenzione sugli arrestati in carcere Maria Cristina Ercoli , Lucio Panfili , Lucia Cecili e su Nadia Ercoli ai domiciliari. Tutti sono difesi dall’avvocato Ubaldo Minelli (nella foto) che ha anche presentato istanza al giudice della revoca degli arresti in carcere e concessione in seconda istanza dei domiciliari . “ Fatto sul quale – ha detto Minelli – mi sento ottimista”. Quanto all’interrogatorio sia i due ex amministratori che i due dirigenti hanno teso a smontare l’ipotesi della sussistenza di un’associazione a delinquere , giustificando i propri atti con il solo scopo di rendere efficiente la macchina amministrativa, anche a scapito di malumori per qualcuno. “ Li ho trovati ben determinati e lucidi” ha detto l’avvocato Minelli uscendo da Capanne. Intanto ieri erano stati ascoltati Orfeo Goracci, difeso dai legali Marchetti e Libori e l’ex assessore al personale Graziano Cappannelli, assistito da Luigi Santioni . Goracci , dopo quasi tre ore di interrogatorio aveva respinto ogni accusa, dall’associazione a delinquere alle molestie sessuali. Idem dicasi per Graziano Capannelli che ha ribadito davanti al giudice di avere agito sempre nell'interesse della collettivita' facendo talvolta scelte anche impopolari nei confronti dei dipendenti dell'amministrazione comunale'. Da parte di tutti il no secco all’ipotesi accusatoria della Procura , costruita sulle testimonianze rese da dipendenti comunali , della creazione di una vera e propria organizzazione tesa al clientelismo per favorire parenti, amanti e amici di partito.