Continua a far discutere il futuro della Lumsa a Gubbio: l'Università privata romana, legata storicamente alla città, rischia di fare le valigie dal momento che non si trova soluzione all'ampliamento (richiesto) dell'attuale sede dell'ex Seminario che non sia un trasferimento (proposto dall'amministrazione comunale eugubina).
E su questo tema intervengono con toni diversi ma comunque critici sia PDL che la lista "Gubbio partecipa":
"La LUMSA è una università privata ed è terza per importanza in Italia - ricorda Angelo Riccardini, consigliere PDL - Ma gli spazi dedicati a questo progetto sono stati poco alla volta occupati con altre destinazioni (scuola elementare e anagrafe). Ora l’attuale giunta parla di trasferirvi gli uffici tecnici (che equivale a dire andatevene che non ci importa!!). Fioccano proposte e soluzioni alternative da chi non vuole perdere questa occasione per Gubbio. L’indotto di presenze consistenti di studenti e docenti, il ritorno economico e culturale per la nostra città. Già ma perché proprio Gubbio??: Il legame storico con il liceo delle “Peppe” e una disponibilità nata in un momento ben preciso, ma che ora sembra raffreddarsi.
Dopo aver lavorato assieme ad altri consiglieri comunali di buona volontà alla ricerca di soluzioni tecniche e logistiche plausibili, dopo aver riscontrato una chiusura incomprensibile da parte del sindaco, ho cominciato a domandarmi il perché di tale incomprensibile rinuncia a questa irripetibile occasione.
Quale occulto o palese interesse rappresentato dalla giunta comunale in carica, può contrastare con il potenziamento della LUMSA?? La chiave del mistero è il conflitto di interessi. Ancora una volta con Perugia, la capitale matrigna e mangiona dell’Umbria. Questa maggioranza è retta dai poteri perugini e a quelli risponde prima ancora che alle legittime aspirazioni di Gubbio. E’ risaputo che la rappresentanza eugubina DS in Consiglio Regionale ha avuto bisogno di circa mille voti di scambio attinti a Perugia. Quei voti che mancarono a Barboni per essere eletto e che oggi accordati ed orientati dalla dirigenza DS Perugina alla elezione di Smacchi, ci costano qualcosa di grosso.
Fosse solo la LUMSA !!! ma intanto parliamo di quella. All’inizio l’insediamento dei primi due corsi di laurea non destava preoccupazioni a Perugia. Si era ancora in epoca di vacche grasse e le università pubbliche pur lamentando l’insufficienza dei contributi statali, continuavano a spendere e spandere, a creare corsi di laurea inutili per gloriare baroni e baronetti di ateneo, o aprire varchi nel notabilato universitario, a rampolli di moderni e danarosi casati.
Oggi la crisi è percepita e tangibile, i soldi mancano davvero, tagli agli sprechi sono iniziati ma si teme per il peggio, le iscrizioni all’ università di Perugia sono in picchiata e la sopravvivenza è legata a durissimi sacrifici. In questo quadro la LUMSA diviene un temibile concorrente. Ma non si diceva che la concorrenza aumenta la qualità dell’offerta?? E poi, una volta tanto che si combina qualcosa di buono, perché Gubbio dovrebbe passivamente rinunciare??? Per un inciucio fatto a tavolino a danno degli interessi locali??".
Al PDL fa eco anche la nota della lista civica "Gubbio partecipa":
"Noi di GUBBIO PARTECIPA crediamo:
nel progetto LUMSA. Non ci interessano dietrologismi di potere di questa o quella fazione, noi pensiamo che sia un’opportunità da non perdere quella di poter avere nella nostra città un polo universitario con una utenza media annua di almeno 700 unità, con master, corsi di specializzazione post laurea, stage annuali, estivi ed invernali con utenza nazionale ed internazionale (come da progetto LUMSA)
- che la scuola elementare di S. Martino possa essere ricollocata negli attuali locali dell’anagrafe che hanno metrature e strutture adeguate al ricevimento di alunni ed insegnanti;
- che la scuola dell’infanzia (asilo) possa rimanere negli attuali locali cambiando però l’accesso separando cosi’ l’ingresso dell’asilo da quello dell’università;
- che l’attuale anagrafe debba essere ricollocata nei locali dell’ex biblioteca comunale (indicati dai programmi della Giunta come polo dell’associazionismo cittadino giovanile); il sociale giovanile si promuove valorizzando le naturali predisposizioni ed aspirazioni dei ragazzi, favorendo i protagonismi propri dei giovani stessi. I nostri ragazzi non hanno bisogno di altri contenitori, ma di poter pensare e concretizzare strade mentali ed organizzative dove poter correre secondo le LORO aspirazioni;
- che proporre a LUMSA di dividere gli spazi con gli uffici tecnici (ora siti alle Orfanelle), come proposto dall’ Assessore Di Benedetto, equivarrebbe a dire no a LUMSA, non cogliendo la sostanza del progetto stesso
- che gli uffici comunali debbano essere il più aggregati possibile in modo che il cittadino possa trovare tutti gli interlocutori senza dover girare per l’intera città. Per questo vedremmo bene la collocazione degli uffici tecnici sopra citati, presso l’attuale scuola di liuteria a San Pietro. D’altronde la scuola di liuteria già collabora fortemente con illiceo artistico e sarebbe più consono trovargli una sede più vicina al liceo stesso, se non al suo interno. In alternativa si possono prendere
in considerazione altre soluzioni, per esempio: vendere Palazzo Fonti e con il ricavato sistemare l’exmattatoio e metterci gli uffici in questione, oppure locare Palazzo Beni dalla Fondazione (senza scopo di lucro) Premi dell’Arma dei Carabinieri con lo stesso utilizzo;
Vi informiamo che il Consiglio di Amministrazione della LUMSA ha stanziato, nel Settembre 2010, 500.000 euro iniziali da investire nella sede di Gubbio, a cui si aggiunge la prevista assunzione di personale da impiegare nella sede didattica decentrata inoltre ha costituito una Commissione interna all’Ateneo per lo sviluppo della sede di Gubbio; che LUMSA è disposta ad aspettare per due /tre anni per sistemare la scuola ad oggi ospitata nei locali ai piani alti e dare modo di fare gli spostamenti necessari.
Per quanto sopra riportato stiamo continuando a lavorare, con in mente ben chiare
idee come: futuro, cultura, apertura al mondo, investire su sapere/formazione/
aggiornamento,offrire nuovi orizzonti culturali per i nostri giovani".
Gubbio/Gualdo Tadino
19/03/2012 09:39
Redazione