Monopolizza il consiglio comunale di Gubbio, nella sua seduta pomeridiana, la questione del futuro dei cementifici eugubini e per la prima volta gruppi della maggioranza insieme a frange dell'opposizione evidenziano che qualcosa nel comune sentire è cambiato sul tema Css.
Rompe gli schemi dai banchi dell'opposizione Rodolfo Rughi del Movimento 5 stelle che chiaramente afferma: "Speriamo che la Regione metta al più presto i cementifici nelle condizioni di operare perchè il Css inquina meno dell'attuale pet-coke. Due saranno i vantaggi: il pieno ritorno all'attività delle due aziende e dunque lavoro per i dipendenti e una qualità dell'aria migliore". Rughi afferma che posto in atto questo, Regione, Comune, aziende potranno mettersi intorno ad un tavolo e discutere insieme come avviare un ulteriore abbattimento delle emissioni sfruttando nuove tecnologie e fondi a disposizione. Plaude Biancarelli capogruppo di maggioranza di "Democratici per Gubbio", plaude Francesco Zaccagni dei "Socialisti" sempre tra le file della maggioranza, Martinelli di "Scelgo Gubbio", che aveva parlato prima di Rughi, non può più commentare, ma nel suo intervento iniziale si era definito "aziendalista" e a fianco degli imprenditori di cui ascoltare le necessità e non da trattare come "polli da spennare", alludendo a metodologie passate. Stigmatizza l'intervento di Rughi il consigliere Goracci di "Gubbio rinasce libera", contrario al Css, ma che annota anch'egli come qualcosa sia cambiato in consiglio comunale.
Il sindaco Stirati nelle sue comunicazioni, che hanno dato vita al dibattito sul Css, commenta la manifestazione degli autotrasportatori tenutasi nella mattina del 2 novembre in Piazza 40 Martiri in cui si chiedeva a Comune e Regione di sbloccare la questione dell'utilizzo del Css come combustibile nei cementifici. Stirati ha stigmatizzato gli organizzatori della manifestazione per il fatto di non essere stato invitato a partecipare, motivo per cui non è sceso in piazza, mentre sulla questione Css ha ricordato le responsabilità della Regione nel merito della decisione finale, pur dicendosi disponibile a partecipare al confronto.
La questione Css in effetti attualmente è in mano alla Regione che ha la possibilità di applicare la legge in vigore da fine luglio con il decreto semplificazioni che consente alle cementerie di utilizzare il Css presentando istanza alla Regione senza ulteriori valutazioni di Via. Il ruolo del Comune? Anche su questo Rughi ha sollecitato l'aula: "Mi aspetto un atto della giunta comunale che sproni la Regione a dare conto dei suoi ritardi".
In serata sulla questione è in discussione anche la mozione del Pd sulla situazione di stallo delle istituzioni.
Gubbio/Gualdo Tadino
03/11/2021 19:30
Redazione