Nell'ultimo anno per Corso Vannucci, il cuore del centro storico di Perugia, sono transitate circa cinque milioni di persone: se avessero speso anche soltanto un euro ciascuna, ci sarebbero stati cinque milioni di euro di fatturato. E invece il centro storico
perugino, con oltre 600 attivita' commerciali, da anni e' in forte crisi: e', questa, una delle considerazioni emerse dall'incontro di stamani a Perugia in cui e' stato presentato il bando della Regione che prevede circa due milioni di euro per la realizzazione di centri commerciali naturali nei centri storici di Perugia e Terni.
A spiegare le finalita' del bando alle varie associazioni del settore sono stati l'assessore regionale al Commercio, Fabio Paparelli, la dirigente della sezione operativa centro storico del Comune di Perugia, Carmen Leombruni, il presidente della Consulta per il Centro storico, Giuseppe Capaccioni, e Fabio Settequattrini, di Confcommercio Perugia.
Tra le cause della crisi del commercio nell'acropoli perugina, sono state indicate le scelte in materia di accesso e Ztl, il caro-parcheggi, il decentramento degli uffici e il progressivo spopolamento di residenti.
Parte delle risorse disponibili del bando - e' stato spiegato - sara' destinata ad investimenti innovativi delle imprese commerciali, mentre un'altra parte andra' a finanziare progetti e azioni d'insieme del centro commerciale naturale. Paparelli - riferisce un comunicato di Confcommercio Perugia - ha sottolineato che il bando intende "riequilibrare il rapporto di forze tra grande distribuzione organizzata, che ha avuto un enorme sviluppo negli ultimi anni, tanto da attestare l'Umbria allo stesso livello delle regioni del Nord-Est, e il commercio tradizionale, facendo di Perugia e Terni due modelli esportabili anche in altri centri storici umbri".
"Questo bando e' una grande opportunita' - ha sottolineato Giuseppe Capaccioni - per cominciare un lavoro stabile e duraturo di rilancio del centro storico di Perugia. Alcune
ipotesi di intervento che il bando potra' rendere possibile - ha spiegato Capaccioni - sono w-fi libero, interno ed esterno ai negozi, che si potrebbe legare anche ad un sistema di filodiffusione, vetrine dialoganti con i clienti, sistema di comunicazione integrata, affidato essenzialmente ad internet e ai social, sistemi di video-sorveglianza di via, messa a disposizione degli open data sul marketing territoriale per chiunque intenda investire nel centro storico, implementazione degli eventi ed una seria riflessione sul car sharing, come possibile risposta ai problemi dell'accesso.
Perugia
19/05/2014 14:22
Redazione