Ripartire dalla cultura del “fare” e “saper fare”, dal grande patrimonio rappresentato dalla secolare tradizione della ceramica artistica e da quel capitale diffuso di centinaia e centinaia di piccole e piccolissime imprese su cui si è costruita la crescita dell’Umbria, con la capacità di innovare i prodotti e di saperli posizionare nei nuovi mercati globalizzati. L’assessore regionale all’Economia, Vincenzo Riommi, ha sintetizzato così le sfide inedite del progetto “La ceramica Made in Umbria” nel corso della presentazione che si è svolta non a caso a Deruta, in una sala del Museo regionale della ceramica gremita di operatori del settore, rappresentanti delle associazioni di categoria, docenti del Liceo Artistico “Alpinolo Magnini” e dell’Istituto italiano di Design, numerosi i giovani, a poca distanza dalle fornaci San Salvatore appena restaurate che confermano la millenaria tradizione artistica della ceramica a Deruta e in Umbria. “Il settore della ceramica è vitale per Deruta e per l’economia dell’Umbria”, ha sottolineato anche il sindaco, Alvaro Verbena, ricordando il “peso” di questo settore dell’artigianato artistico nel territorio comunale, dove sono occupati la metà dei circa mille addetti che conta in Umbria il comparto tra Deruta, Gubbio, Gualdo Tadino, Orvieto e altre realtà produttive. La sfida si sposta ora dalla lotta alla contraffazione, a salvaguardia delle eccellenze produttive che con il nome di Deruta sono diventate famose nel mondo, alla costruzione di un percorso unitario di rilancio. Saranno due le collezioni – ha spiegato Franco Billi, del Servizio regionale politiche per il credito e l’internazionalizzazione delle imprese – che verranno progettate e realizzate in collaborazione con l’Istituto italiano di Design con cui l’Umbria vuol di nuovo conquistare l’attenzione dei mercati mondiali: una destinata al distretto ceramico di Deruta, l’altra destinata a tutte le altre realtà produttive del territorio umbro. Ogni collezione sarà composta da circa 10/12 pezzi, ciascuno dei quali sarà realizzato da un’azienda in modo da coinvolgere, per collezione, almeno 7/8 imprese. Nel corso dell’incontro, è stato presentato inoltre un primo bilancio del progetto del Comune di Deruta “Borgo della creatività”, attuato con il sostegno della Regione Umbria, che ha aperto la “pista” al progetto attuale: le “Maioliche Deruta 2012”, disegnate dall’architetto Michele De Lucchi partendo dalla tradizione rinascimentale del vasellame tornito a mano, attualizzando il design delle forme, e realizzate in uno dei laboratori più antichi di Deruta.
Perugia
06/09/2013 11:44
Redazione