Chiusura night a Fossato di Vico: la denuncia partita dalle mogli dei clienti

Nuovi particolari emergono dall'indagine che ha condotto all'arresto di un gualdese titolare di un locale notturno a Fossato di Vico: i particolari sono emersi dalla conferenza stampa indetta dal tenente Piergiuseppe Zago, comandante della Compagnia Carabinieri di Gubbio. Non solo i loro mariti mancavano troppo spesso da casa di sera nel fine settimana, ma somme consistenti sparivano dal bilancio famigliare: cosi' sono state le mogli di alcuni clienti abituali di un night di Fossato di Vico, rivolgendosi ai carabinieri della locale stazione, a far partire alcuni mesi fa le indagini che hanno portato all'arresto del gestore del locale (ora ai domiciliari). L'uomo, un gualdese di 37 anni, e' accusato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Altre cinque persone, tra cui camerieri e buttafuori del locale, sono implicate a vario titolo nella vicenda. Il night e' stato sequestrato (all'arrivo dei carabinieri, i clienti erano una quindicina), dopo un sopralluogo anche dei reparti speciali dell'Ispettorato del lavoro e del Nas i quali, oltre a contestare contravvenzioni per un totale di circa 10.000 euro, hanno rilevato omissioni contributive verso Inps, Enpals e Inail. Nel corso delle indagini - ha riferito stamani il tenente Zago - i militari hanno dapprima individuato il locale in questione e poi appurato che i clienti che richiedevano incontri a sfondo sessuale potevano contare sulla disponibilita' di molte delle ragazze (una quindicina in tutto, la maggior parte dell'Est Europa) presenti nel locale, che offrivano le proprie prestazioni sia nel privee' che fuori, accordandosi di volta in volta. Sempre secondo i riscontri investigativi, le somme pagate al gestore del locale per questo tipo di prestazioni potevano raggiungere i 120 euro per un'ora di compagnia, con annessa bottiglia di spumante. Chi portava fuori le ragazze pagava anche 350 euro a serata, oltre a regali di varia natura e compensi in denaro direttamente alle stesse ragazze. Dopo aver interrogato clienti e ballerine, i militari hanno accertato che proprio il 37enne gualdese ora ai domiciliari coordinava un'organizzazione che incoraggiava le ragazze ad essere disponibili con i clienti piu' esigenti, ricorrendo anche a pressioni psicologiche e minacce di licenziamento, mentre i clienti venivano indirizzati verso le ragazze piu' accondiscendenti. Nel tempo il locale e' stato spesso controllato dalle forze di polizia, ma il titolare - fanno presente i carabinieri - era riuscito a non incappare in alcun provvedimento. Le indagini - precisa l'Arma di Gubbio - proseguono per fare luci su ulteriori aspetti della vicenda.