In Casa Città di castello c'è preoccupazione. Ieri è arrivata la terza sconfitta su sei gare interne, una sconfitta che crea allarmismi non solo per la classifica, molto corta e che non fa certo dormire sonni tranquilli, quanto per il fatto che l'Arzachena, uscita vincente dall'incontro, si è dimostrata una squadra quadrata ma non certo un avversario insormontabile, quantomeno capace però di sfruttare al meglio il calcio di rigore datogli a favore, cosa che invece il Città di Castello non ha fatto ad inizio gara, quando Missaglia ha sbagliato il penalty che vrebnbe messo la gara sotto un altro profio e chissà, magari con un altro finale. A fare il punto a poco meno di 24 ore dallapartita di ieri è il direttore Fabio Calagreti, che si confessa ai microfoni di CalcioAltotiberino.it : “Poca fortuna anche in tale circostanza, a fronte di un impegno davvero encomiabile da parte di tutti: ciascuno ha dato più del cento per cento, alla ricerca strenua di soluzioni che potessero condurci in porta. E’ un dato di fatto che abbiamo difficoltà là davanti, e ciò comporta un dispendio di energie che alla lunga finiamo col pagare. Io e mister Fiorucci abbiamo piena identità di vedute, e totale sintonia su tale aspetto: ci servono quanto prima rinforzi in fase offensiva, elementi che ci consentano in determinati momenti di affidar loro palla negli ultimi 20 metri, con la ragionevole probabilità che così facendo in un modo o nell’altro ne scaturisca qualcosa di positivo. Purtroppo ora non ne abbiamo, e si soffre. A dicembre siamo pronti a correre ai ripari, ma qui occorre vedere cosa ne pensa la società…”. E’ un interrogativo inquietante quello che butta là il Direttore, nel senso che pare voler dire “quel che affermo lo sanno bene pure i dirigenti…ma ci sarà la volontà di andare in saccoccia?”. Fuor di metafora, il problema è sempre lo stesso: le risorse nelle casse biancorosse non abbondano, eppure sarà necessario spendere. Se poco, o comunque meno possibile, dovrà in ogni caso bastare per fare il salto di qualità”.