Raggiunto anche con il Comune di Città di Castello (dopo quello di San Giustino) l'accordo tra organizzazioni sindacali e giunta sul bilancio preventivo, prima dell’approdo dello stesso in Consiglio Comunale. Previste misure per mantenere inalterate tasse e tariffe su molti servizi a domanda individuale, nel settore della cultura, dei trasporti e in gran parte delle attività sportive, ed esenzioni per le categorie più svantaggiate attraverso l’Isee. In riferimento all’aumento del settore mense (adeguamento in base al parametro/indice Istat), l'accordo prevede di mettere in campo da subito iniziative utili a monitorare e calmierare questo aumento, escludendo qualsiasi intervento negativo sul versante normativo ed economico sulle operatrici e sugli operatori del servizio. Confermata l'esenzione dall'addizionale comunale Irpef a 13.400 euro e la progressività sugli scaglioni reddituali, con un impegno per un nuovo tetto di esenzione per il 2024, prevedendo già da adesso di utilizzare a tale scopo anche una parte delle risorse provenienti dalla lotta all’evasione fiscale, accanto a una riformulazione degli scaglioni ancora più progressiva sui redditi più alti. In relazione all’aumento della Tari (comunque tra le più basse e il cui maggiore introito va destinato anche a ulteriori miglioramenti sull’attività di raccolta differenziata), al fine di tutelare la fasce più deboli, la giunta si è impegnata a presentare alla prima occasione utile una variazione di bilancio (con le relative risorse economico finanziarie necessarie) necessaria per il rimborso Tari, prevedendo un ulteriore finanziamento oltre quello già stanziato, per l’azzeramento totale sotto la soglia di reddito Isee di 16mila euro. In ogni caso, sulla tassazione comunale è prevista una sessione specifica di confronto anche alla luce delle novità normative e dell’evoluzione in materia fiscale. Inoltre, sono previste iniziative per potenziare le attività legate alle politiche dell’infanzia e ai servizi sociali, tavoli monotematici sulle politiche ambientali, sulle partecipate comunali, sulla programmazione del calendario delle attività culturali, oltre che un confronto sullo stato di attuazione dei progetti legati al Pnrr, e sulle politiche abitative. “Il nostro obiettivo – spiegano per Cgil Cisl e Uil e rispettivi sindacati dei pensionati, Fabrizio Fratini, Patrizia Venturini, Antonello Paccavia, Alessandro Mencaccini, Sandro Belletti e Bruno Allegria - era quello di non rimettere in discussione quanto conquistato negli accordi degli anni precedenti, come avvenuto in altri enti, adducendo spesso come motivazione l’aumento del costo delle materie prime, e i minori trasferimenti da parte dello stato centrale. Questo, con l'obiettivo di non abbassare il livello qualitativo e quantitativo dei servizi, creando contestualmente le condizioni per un loro rafforzamento. Sempre consapevoli che il consiglio comunale è sovrano in tema di bilancio”. “Ora – concludono i rappresentati di Cgil, Cisl e Uil, Spi, Fnp e Uilp - la prossima battaglia, continuando le iniziative territoriali, sarà in difesa del sistema sanitario pubblico, partendo dalla casa di comunità e dalle oltre tremila firme raccolte con la petizione sindacale per la sua costituzione, rispetto alla quale si è registrato un grave vulnus democratico da parte della Regione”.
Città di Castello/Umbertide
29/05/2023 09:51
Redazione