Il tribunale di Perugia ha emesso sentenza di patteggiamento avanzata dalla procura di Perugia, guidata da Raffaele Cantone, nei confronti di tre uomini accusati di frode nelle pubbliche forniture. I soggetti, tutti italiani, rispettivamente legale rappresentante e soci di due imprese, con sede a Citta di Castello operative in attività di riparazioni meccaniche di autoveicoli, sono stati condannati. Le investigazioni - condotte dalla guardia di finanza del comando provinciale di Perugia - hanno consentito di individuare plurimi e diversificati episodi di frode nelle pubbliche forniture posti in essere, tra il 2016 e il 2021, in danno a Sogepu, società a totale partecipazione pubblica, operante nel settore della raccolta rifiuti nell'alto Tevere. Fatturazione di pezzi di ricambio mai effettivamente installati, maggiorazione dei prezzi di listino, riparazioni con pezzi di ricambio compatibili o usati ma fatturati come originali o nuovi, addebitamento di componenti non installate, affidamento in subappalto senza preventiva autorizzazione della stazione appaltante. Questi alcuni dei reati venuti alla luce grazie alle indagini condotte dalle fiamme gialle di Perugia anche grazie ad una serie di perquisizioni e di intercettazioni telefoniche e ambientali che hanno consentito di individuare significativi elementi probatori. Con la sentenza di patteggiamento un soggetto è stato condannato ad un anno e 6 mesi di reclusione e a 1.534 euro di multa mentre per gli altri due sono state applicate un anno e 2 mesi di reclusione ed euro 1.200,00 di multa. È stata, inoltre, disposta la confisca del profitto del reato, per un importo di circa euro 42.000.