“La riconferma di Città di Castello nel consiglio direttivo nazionale dell’associazione nazionale Città del Tartufo e l’indicazione a coordinatore delle undici città umbre, arrivata proprio dai sindaci, è un riconoscimento del grande lavoro svolto in questi anni e del valore identitario e culturale che la cerca e cavatura, il tartufo nel suo valore sociale, culturale ed economico rappresenta per tutta la nostra comunità. Il coordinamento regionale è un bell’attestato di fiducia e una grande responsabilità nei confronti delle città umbre che ringrazio. Città con cui da subito inizieremo a confrontarci e lavorare per mettere a leva il grande patrimonio di cui siamo custodi, facendo squadra e attivando politiche comuni finalizzate a valorizzare ed esprimere in modo coordinato il grande potenziale turistico ed economico che in Umbria il tartufo rappresenta”. Così l’assessore al commercio e turismo di Città di Castello Letizia Guerri commenta a margine l’assemblea dei soci delle Città del Tartufo “che si è svolta lo scorso fine settimana. Assemblea che ha riconfermato alla guida dell’associazione Città del Tartufo il presidente Michele Boscagli e rinnovato per l’Ufficio di Presidenza i tre vicepresidenti: per il Nord il Comune di Alba (Piemonte), per il centro il Comune di Valsamoggia (Emilia Romagna), per il sud la Regione Molise; l’Assemblea dei soci ha poi riconfermato anche il consiglio direttivo (composto da ventuno città) di cui per la regione Umbria fanno parte proprio Città di Castello e Norcia e individuato un coordinatore per ogni regione. Per l’Umbria, che vanta il maggior numero di città associate dopo l’Emilia Romagna, è stata indicata proprio Città di Castello che negli ultimi anni, anche attraverso la rinnovata Associazione Salone del Tartufo Bianco Pregiato, sta lavorando insieme a operatori di settore e all’intera filiera per valorizzare il grande patrimonio culturale, sociale ed economico che il tartufo e la cerca e cavatura rappresentano per la comunità dell’Alta Umbria.