Con una telefonata allerta il 113 annunciando l'imminente esplosione di una bomba. Poi si confonde tra il pubblico per seguire l'operazione della polizia. E' successo nel pomeriggio di mercoledì, quando gli agenti della polizia di Stato del Commissariato di Città di Castello si sono portati nella centralissima piazza Andrea Costa dove sarebbe dovuta esplodere la bomba. L'attività di messa in sicurezza della zona e di polizia giudiziaria volta alla ricerca della medesima bomba, non portava però al rinvenimento di alcun ordigno esplodente o incendiario. Nello svolgimento dell'operazione i poliziotti notavano però una persona, residente in città e conosciuta per aver posto in essere in passato condotte analoghe, che si mostrava particolarmente interessato all'attività degli operatori di polizia. Gli agenti non si lasciavano sfuggire il singolare atteggiamento e bloccavano il tifernate. Attraverso riscontri telefonici, ed indagini di polizia giudiziaria, gli agenti arrivavano ad appurare che ad effettuare la telefonata minatoria era stato proprio il tifernate condotto negli uffici del Commisariato. Nei suoi confronti, quindi, scattava inevitabilmente la denuncia a piede libero alla competente autorità giudiziaria per il reato di procurato allarme.