Si è presentato ieri pomeriggio il nuovo tecnico del Città di Foligno Antonio Aiello, l'allenatore che ha portato con se Tommaso Volpi, il nuovo direttore sportiv della squadra che in questi giorni sta lavorando duramente per permettere la ricostruzione ex novo di una squadra che era stata di fatto smantellata agli inizi dello scorso dicembre. In verità più he a desater in se per se curiosità le prime dichiarazioni del nuovo tecnico, le domande sono state rivolte per lo più a chi si è preso la nriga si sedersi sulla poltrona di presidente dopo la gestione Ius, ovvero Antonino Spera che alle domande su questa nuova società risponde: “Non voglio far morire il Foligno. Il mese di dicembre passato è stat il più brutto della storia del club, ma qualche tifoso mi ha chiesto di dare dignità a questa società e questa maglia onorando il campionato sino alla fine e io non scappo, ma cerco in qualche modo e facendo il passo lungo la gamba di rilanciare questo ambiente fino a maggio, sperando che nel frattempo altre persone si possano avvicinare a questo progetto. Nutro delle speranze perchè già in queste ultime settimane alcuni soggetti si sono avvicinati garantendomi il sostegno economico per terminare il campionato. Capisco il malumore dei tifosi, sopratutto di quelli che ci hanno invitato a lasciar fallire la società. Ma io dico che allestendo questa nuova squadra, gli stessi tifosi verranno a tifarci la domenica e in più potremmo anche cercare di provare in qualche modo a fare il nostro campionato. Per questo non voglio far fallire la società, ora le cose sono cambiate, non ci sono più i vari Ius o Trella, l'unico referente sono io, chiedo solo di lasciarci lavorare, non chiedo fiducia in me perchè è normale che dopo le ultime vicisitudini nessuno crede più alle parole, servono i fatti. Però il fatto che si sono tanti tifosi che contestano è anche un segnale positivo: vuol dire che la gente ci tiene a questi colori e non è apatica e abulica come diceva fino a qualche settimana fa quache personaggio”. Il riferimento a Ius e ai suoi continui sfoghi appare ben chiaro. Anche il tecnico ha parlato: “Sono qui perchè Foligno, nonostante la situazione attuale,resta una societùà blasonata. Ammetto che avrei otuto comodamente scegliere Legnano, sqadra che almeno a livello societario sta molto meglio e che mi aveva cercato nell'ultimo periodo, io però sono stato catturato dalla voglia di fare qualcosa a cui nessuno più crede: centarre una salvezza che sarebbe un autentico miracolo sportivo. E' questo che mi ha spinto a dire si a Tommaso Volpi, i margini per una grande rimonta ci sono visto che c'è un intero girone di ritorno da giocare”. Poche parole ma chiare, nessuna invece, spesa per capire chi sono a parte i pochissimi riconoscibili, gli altri elementi della rosa di 13 persone che si allena a Sant'Eraclio, in attesa di ulteriori elementi che tra oggi e domani raggiungeranno Foligno. A tenere banco ed attenzione però, è il braccio di ferro tra Comune e società: Mismetti ha fatto capire di voler proseguire sul slco tracciato nei primi incontri con le società calcistiche del territorio per la costruzione di una nuova squadra che possa iniziare un nuovo percorso e progetto al di la della categoria. Intanto, dopo essersi ripresa i locali di Via dei Mille, il prossimo passo dell'Amministrazione sarà quello di riprendere in possesso anche gli impianti di Campo di Marte, dove un paio di giorni fa sono arrivate anche le fore dell'rdine che hanno aperto un'indagine per la manomissione dei contatori della luce elettrica. Infine anche il Blasone sul quale però pesa un discorso che vede coinvolte anche altre società, e per questo ci sarà da attendere, ma appare ormai scontato che se il Comune dovesse revocare l'uso degli impianti al Città di Foligno, la quadra non potrebbe scendere in campo alla ripresa contro il Flaminia Civita Castellana.
Foligno/Spoleto
30/12/2016 09:07
Redazione