Sono dieci, uno in meno rispetto allo scorso anno, i Comuni ricicloni dell'Umbria. I numeri sono stati espolorati da Legambiente Umbria che ha presentato il dossier Comuni Ricicloni nel corso del sesto EcoForum regionale sull'economia circolare che si è svolto nello scenario di palazzo mauri a Spoleto, in collaborazione con Arpa Umbria, con il patrocinio del Comune di Spoleto e il supporto tra gli altri del Consorzio Biorepack e del Gruppo Gesenu. Un elenco stilato in base alla quota di raccolta differenziata 2021, anche se per entrare in classifica occorre non solo aver raggiunto il livello minimo del 72,3 per cento di separazione dei rifiuti, ma anche una percentuale superiore al 95 per cento di materiale compostabile presente nella raccolta differenziata della frazione organica oltre che la produzione massima di 75 kg di rifiuti indifferenziata l’anno per ciascun abitante. Così la classifica di Legambiente per quanto riguarda i comuni sotto i 5mila abitanti ha un podio tutto ternano: primo posto per Calvi dell’Umbria che raggiunge l’88,4 per cento di raccolta differenziata, seguito da Arrone e Ferentillo. A seguire Bettona, Lugnano in Teverina e Valfabbrica quest'ultima con il 72,4 per cento. Per i comuni tra 5 mila e 20 mila abitanti Legambiente ha segnalato soltanto San Giustino che si attesta al 76,9 per cento, Torgiano e mentre l'unico comune premiato sopra i 20 mila abitanti è Bastia Umbra al 73,8 per cento. Le premiazioni dei comuni ricicloni è stata l'ultima sessione, arrivata al termine di molteplici interventi tra Pnrr e Piano Regionale Rifiuti, Filiere integrate per il riciclo dei rifiuti tessili e buone pratiche di economia circolare.