La Comunità Montana Alto Chiascio in collaborazione con la Comunità Montana dell’Alto Tevere, del Catria e del Nerone, del Cesano e Metauro si è fatta promotrice di un progetto comunitario sull’unità di paesaggio dell’Appennino centrale. Paesaggio che risulta essere un sistema complesso, una parte omogenea del territorio caratterizzata dalle interrelazioni fra storia, attività antropiche e natura. Questa cooperazione tra amministrazioni pubbliche vuole definire gli indirizzi e i criteri che attengono alle attività fondamentali rivolte al paesaggio. La salvaguardia dei valori espressi, diventano lo strumento principale di disciplina dell’uso del territorio, nel recupero e nella riqualificazione degli ambiti territoriali, nella valorizzazione dei beni paesaggistici, e quindi nell’accrescimento dei valori e della loro fruibilità e nella gestione degli interventi attuativi. E’ stata poi indicata la prospettiva dello sviluppo sostenibile quale elemento che può concorrere agli obiettivi di tutela del territorio. E su queste basi che gli Enti montani si sono fatti portavoce della volontà di realizzare, nell’ambito del territorio dell’Appennino centrale, possibili azioni per verificare la compatibilità tra le attività economiche come l’agricoltura e la pastorizia e la presenza di animali quali il lupo. E’ infatti opportuna un’analisi del problema della presenza del lupo più coerente con i tempi e soprattutto più realistica considerando che una eventuale richiesta di procedere ad una sistematica eliminazione del predatore non avrebbe alcuna possibilità di essere accolta. Diventa quindi fondamentale proseguire nell’attività intrapresa tenendo presenti quattro linee di azione: conoscere, informare, prevenire, risarcire. In questo modo si potrà tentare di far convivere due situazioni che per natura sono e permangono conflittuali.