Le ipotesi della vigilia sono state prontamente smentite. Il consiglio federale che si è tenuto oggi a Roma ha di fatto cambiato le carte in tavola rispetto a quanto portato avanti nelle scorse settimane e negli ultimi giorni, soprattutto per quanto riguarda la Serie C. Se difatti l'ultima assemblea di terza serie aveva deciso all'unanimità di Lega e società la sospensione definitiva del campionato, il consiglio odierno ha completamente ribaltato l'assunto: anche la Serie C dovrà terminare sul campo, ovviemente sempre a porte chiuse, proprio come Serie A e Serie B. Niente promozioni certe dunque per le prime tre di ogni girone, così come resta in ballo la questione relativa a playoff, playout e retrocessioni. Dunque, restando alla linea adottata oggi dalla Federazione, tutti e tre i campionati professionistici calcistici riprenderanno, con ogni probabilità a metà Giugno, la regolare calendarizzaizione del le partite e data ultima per terminare la stagione è stata collocata in giovedì 20 Agosto, con chiusura ufficiale fissata per il 31 dello stesso mese. Se in Serie A la ripresa sembrava sempre più probabile, la volontà della FIGC è dunque quella di far ripartire anche la Serie B, con il Perugia che sta già operando i test sierologici ai tesserati in attesa di riprendere con le sedute di gruppo: il Grifo al momento dello stop era in mezzo al guado della graduatoria tra zona playoff e playout e ripartirebbe dalla trasferta di Ascoli. L'imponderabile però come detto riguarda la Serie C e se la Ternana era tra i pochi club che auspicava una ripresa soprattutto per disputare i playoff, il Gubbio da tempo aveva a più riprese ripetuto come la stagione non poteva proseguire, soprattutto per l'applicazione di protocolli medici difficilmente sostenibili priciplamentedal punto di vista economico ma anche logistico, per la quasi totalità delle società di Lega Pro. Sarebbero 8 le gare da disputare per la Ternana nel girone C a partire da quella interna con la Vibonese, ben 12 invece per il Gubbio nel girone B con eventuale incipit a Carpi. Si perchè ora la palla passa al Governo: il 28 Maggio è fissata la riunione tra il ministro allo Sport Spadafora, il presidente FIGC Gravina e i presidenti di A, B e C proprio per una decisione definitiva sulla ripartenza del calcio in Italia. Per ora la linea di Gravina, ovvero quello di riprendere a giocare in tutti i campionati, risulta preponderante e vedremo come si muoverà il presidente di Lega Pro Ghirelli che a fine consiglio ha dichiarato come per la C rimanga intatta la volontà dell'assemblea, e dunque di non riprendere a giocare. Ufficiale invece lo stop definitivo ai Dilettanti, dai campionati di D sino alla terza categoria: nella giornata di venerdì saranno resi noti i verdetti per promozioni e retrocessioni