L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha votato (18 sì, 1 no di De Luca - M5S) il rinvio in Commissione della mozione proposta dal consigliere Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria) che impegnava la Giunta regionale a “sospendere qualsiasi rilascio di autorizzazione dell’utilizzo del combustibile solido secondario (Css) nei cementifici, almeno fino all’approvazione da parte dell’Assemblea del nuovo Piano regionale dei rifiuti, al fine di non pregiudicarne l’esito e l’impostazione complessiva, che andrebbe perciò a contrastare con le linee programmatiche della stessa Giunta”. È stato lo stesso proponente, al termine del dibattito d’Aula, a proporre il rinvio dell’atto di indirizzo all’organismo consiliare, spiegando che “il percorso verso un nuovo piano regionale dei rifiuti illustrato dall’assessore Morroni mi sembra condivisibile. Rinnovo la proposta di rinvio in Commissione, per evitare che su questi temi il ragionamento venga eccessivamente ideologizzato. Alcune comunità vivono con preoccupazione questo tema e dovrà quindi essere coinvolta sulle relative scelte. Per quanto riguarda la richiesta dei cementifici di Gubbio, essa verrà giustamente valutata dagli uffici da un punto di vista tecnico per poi procedere con gli atti amministrativi conseguenti”.
Nell’illustrazione dell’atto, Andrea Fora ha evidenziato che “quello sulla chiusura dei rifiuti è ormai un dibattito annoso e lo è anche, da qualche anno, il possibile utilizzo dei cementifici per il Css. Temi che rischiano di diventare di scontro ideologico. Crediamo in un sistema di gestione dei rifiuti che faccia diventare il rifiuto una risorsa, puntando ad un sistema di gestione sostenibile sul piano ambientale, sociale ed economico. L’Europa fissa entro il 2030 il riciclaggio al 65 per cento e lo smaltimento e conferimento in discarica al 10 per cento. Su questi numeri l’Umbria deve ancora lavorare molto. Dobbiamo guardare alla gerarchia dei rifiuti che si fonda su prevenzione, preparazione per il riutilizzo, riciclaggio, recupero di energia ed infine smaltimento. La discussione va spostata a monte della filiera e non alla parte terminale di essa, attraverso la progressiva riduzione dei rifiuti non inviati a riciclaggio. L’assessore Morroni ha già specificato che la procedura avviata dalle due cementerie per l’utilizzo di Css ha caratteristiche squisitamente tecniche, non trattandosi di modifiche sostanziali dell’autorizzazione integrata ambientale (Aia). La modalità di ricerca di fatto esclude la partecipazione formale dei Comuni e della cittadinanza. Al tema del Css non ritengo si debba attribuire un valore ideologico, ci sono studi e dati che testimoniano che l’uso del Css combustibile comporta la riduzione delle emissioni di Co2 ed altre Regioni ne hanno già autorizzato l’uso. Personalmente non ho approccio pregiudiziale sul tema. Il punto è che il Css si colloca a valle della raccolta differenziata, quale ultimo anello del ciclo dei rifiuti. Questa Assemblea ha il dovere e la responsabilità di supportare ed attribuire alla Giunta la necessità di ripartire dalla strategia, dalla visione, dal progetto su cui vogliamo costruire per l’Umbria un progetto per il suo rilancio. La mia proposta non è quella di votare contro il conferimento di Css alle cementerie, ma di costruire e di individuare prima il progetto e la strategia”.
Perugia
17/06/2020 08:34
Redazione