Un ordine del giorno e' stato approvato dal consiglio regionale dell'Umbria sul problema delle morti bianche; di questo tema si occuperanno la Seconda e la Terza commissione, che dovranno riferire in Consiglio entro il 30 novembre. Dopo l'elezione di Presidente e vicepresidente della Commissione Statuto, il Consiglio regionale, riunito nel pomeriggio dopo la pausa estiva, ha affrontato la questione della sicurezza nei luoghi di lavoro, discutendo le quattro mozioni presentate dai gruppi di Comunisti italiani, Forza Italia, Rifondazione comunista e Democratici di sinistra. Un ordine del giorno, che impegna "la Conferenza dei capigruppo a verificare le condizioni per giungere ad una posizione comune del Consiglio regionale" e che incarica le due commissioni ad approfondire entro il 30 novembre nell'ambito delle reciproche competenze i temi connessi alle condizioni di lavoro, alla precarieta' ed alla sicurezza nei posti di lavoro e a verificare il livello delle risorse necessarie per le politiche di contrasto al fenomeno degli infortuni sul lavoro", e' stato approvato dall'assemblea all'unanimita'. Le mozioni sono state illustrate in aula dai consiglieri Carpinelli, Modena, Vinti e Bracco. "Fare piena luce sullo incidente di Perugia (due operai morti ed un terzo ancora in ospedale) ed aumentare la vigilanza sull'applicazione delle normative di sicurezza nei luoghi di lavoro dell'Umbria, sono stati alcuni punti di raccomandazione dell'assemblea. "La precarieta' e l'insicurezza rendono i lavoratori un soggetto debole: le istituzioni devono dunque vigilare per garantire la loro tutela. La Giunta regionale - e' stato sottolineato - si deve impegnare ad intervenire urgentemente per contrastare gli infortuni nei cantieri e per verificare l'applicazione delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. I gruppi sono intervenuti con i loro consiglieri; tra gli altri, Fiammetta Modena (FI) ha detto che e' necessario ripartire dall'indagine svolta in passato dalla Commissione Sanita' sul fenomeno delle morti bianche; attivare la Commissione Affari sociali, per promuovere una indagine conoscitiva sul fenomeno degli infortuni sul lavoro che in questi giorni, "con 17 incidenti mortali e ben 19 mila infortuni, ha riportato l'Umbria sotto i riflettori della cronaca nazionale. La Giunta deve riferire sull'applicazione del Patto per lo sviluppo, cosa che invece non sta facendo, e - ha concluso - sulle azioni intraprese in tema di sicurezza".