Sentenza vicina per i due ragazzi, appena maggiorenni, accusati di spacciare droga ai ragazzini delle scuole medie e dei primi anni delle superiori di Gubbio.A far scattare le indagini, cinque anni fa, l'allarme lanciato dalla madre superiora della casa Santa Lucia, una struttura per l'accoglienza di ragazzi con problemi. La religiosa insospettita dallo strano comportamento di uno dei suoi ragazzi, all'epoca 14enne, avvertì i carabinieri. I sospetti della suora, sul presunto uso di droga del giovane a lei affidato divennero certezza quando, ricoverato in ospedale, gli venne diagnosticata un'intossicazione da sostanze stupefacenti.Da qui l'avvio dell'inchiesta che portò a scoprire un giro di spaccio molto esteso. Gli spacciatori, secondo quanto accertato dal pm titolare delle indagini, Emanuela Comodi, avveniva proprio nei pressi degli istituti scolastici frequentati dai ragazzi. Scoperta l'origine del malessere accusato dal ragazzino, il giro di hascisc e pasticche illegali venne confermato anche da altri studenti.Conclusi gli interrogatoi dei testimoni, l'udienza, tenuta da una Corte Collegiale è stata quindi sospesa e rinviata per la discussione e per la sentenza a domani.