Corte dei Conti: Chiappiniello ricorda il ruolo nell'indagine sul caso-Gubbio

Si è parlato anche di Gubbio in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti, svoltasi alla facoltà di Agraria dell’ateneo perugino. “La pubblica amministrazione umbra è ''molto sana'' anche se ''non e' immune dal fenomeno della corruzione, presente ma non dilagante'', è il quadro delineato dal procuratore presso la Corte dei conti dell'Umbria, Agostino Chiappiniello. Il magistrato contabile ha fatto il punto della situazione spiegando che il fenomeno di corruzione interessa in particolare il sistema degli appalti e delle erogazioni pubbliche. ''La maggior parte dei dipendenti lavorano in maniera seria''. Tra i vari fenomeni illeciti contabili emersi nell'ultimo anno il procuratore ha citato l'assenteismo, le appropriazioni indebite e gli errori nella sanità. Due i casi citati con riferimento all’inchiesta di Gubbio, che da alcune settimane è nell’occhio del ciclone: in particolare il filone delle assunzioni, su cui è aperto un dossier alla Corte dei Conti a seguito di un esposto del 2009 e un’altra indagine riguarda la presunta falsificazione di un provvedimento attribuito alla Corte dei Conti, messa in atto per condizionare un dirigente dell'amministrazione eugubina. Entrambe le pratiche al momento sono sospese, dalla competenza della Corte dei Conti, e al vaglio della Procura sul piano penale. Chiappiniello ha sottolineato che l'azione deterrente portata avanti dal suo Ufficio ha portato le varie amministrazioni umbre a recuperare nell'ultimo anno qualcosa come quattro milioni di euro, con un piu' 241 per cento rispetto all'anno scorso.