Gioca d'anticipo sul territorio, guardando alle quelle situazioni di fragilità bersaglio prediletto del Coronavirus, la Regione Umbria che con l'assessore alla sanità Luca Coletto, il direttore regionale Claudio Dario e la dirigente Paola Casucci ha presentato le linee d'intervento a tutela principlamente degli anziani, sia quelli che vivono a casa propria, sia quelli ricoverati in residenze dedicate.
ASSISTENZA DOMICILIARE
I distretti sanitari guidano la regia di una rete di assistenza che coinvolge medici di base, squadre sanitarie di assistenza domiciliare, protezione civile e volontari. Sono loro che, per quanto concerne gli anziani che vivono nelle proprie abitazioni, segnalano casi di criticità al distretto. Due le possibilità dopo un tampone positivo: quarantena presso il proprio domicilio se le condizioni sono stabili, ricovero in strutture Covid a bassa intensità se la situazione non è gestibile tra le mura domestiche. Queste strutture, che non sono ospedali, sono residenze già dotate di personale socio sanitario presenti su tutto il territorio regionale, istituti dove già insistono convenzioni di residenza sanitaria assistita.
Quanto alle USCA, ovvero le Unità sanitarie di continuità assistenziale, quelle cioè che assistono i malati Covid nelle loro case, sono state costituite e sono attive da questa settimana. Sono tre squadre per Asl con l'obiettivo di arrivare a 9 se sarà necessario.
RESIDENZE E CASE DI CURA
Per gli anziani già domicialiti presso case di riposo e cura, in caso di sospetta positività, si attiva subito l'isolamento e si dispone che un solo infermiere e un solo Oss per turno entrino in contatto con lo stesso. Riscontrata la positività, la quarantena prosegue lì dentro a meno che il paziente non necessiti di ricovero in ospedale per condizioni in aggravamento. Per ogni residenza anziani è stato individuato un responsabile, adeguatamente formato, che ha il compito di vigilare sul rispetto dei protocolli di sicurezza.
Questo piano d'intervento sul territorio, ha spiegato Dario, è uno dei primi attivati in Italia e vale anche per quelle situazioni fragili non rientranti nella tipologia degli anziani, dunque disabili ma anche minori che si sono ritrovati soli dopo il ricovero dei genitori colpiti da virus.
TEST RAPIDI
Quanto ai test rapidi effettuati su asintomatici questa settimana , sono partiti quelli immunologici su settori legati al socio sanitario, dal 15 aprile via anche a quelli molecolari. Stop al momento ai test rapidi presso laboratori privati.
DATI CONTAGIO
Infine i dati del contagio: stamani erano 1175 i positivi, in risalita rispetto a ieri quando erano 1067, in virtù anche del fatto che sale il numero di tamponi effettuati, otre 10.600. Scendono però di 4 unità i ricoverati, 214, mentre si registra un decesso in più raggiungendo quota 39. Sono 4236 le persone in isolamento, anche qui dato cresciuto rispetto a ieri, ma sale anche il numero di chi ne è uscito. I guariti defintivamente sono 30 ( ieri erano 23 ), mentre quelli che attendono solo il secondo tampone per dirsi guariti sono 190
Perugia
03/04/2020 12:16
Redazione