Secondo giorno di scuola ieri, prima classe attenzionata per Covid.
A Gubbio, presso l'istituto Cassata Gattapone, una seconda classe del plesso di via del Bottagnone per un complessivo di 19 studenti ieri è rimasta a casa. Uno dei ragazzi nel pomeriggio ha effettuato in farmacia un test antigenico per propria necessità risultato positivo. Subito informata l'Asl che ha predisposto per la giornata odierna un altro tampone di verifica di cui si attende l'esito. Nel frattempo, la scuola, in accordo con il distretto sanitario, ha deciso precauzionalmente di tenere i ragazzi e i professori entrati in contatto a casa e di predisporre per loro questa mattina un tampone per tutti, vaccinati e non.
Se nel frattempo l'esito del presunto infetto di Covid dovesse essere positivo, scatterà la quarantena di sette giorni per gli studenti vaccinati anche se negativi e di 10 giorni per quelli non vaccinati. I professori vaccinati risultati negativi non dovranno invece da protocollo effettuare nessuna quarantena .
E' una sorta di loop che si ripete quello è avvenuto a Gubbio e che rimanda a quanto successo già lo scorso anno, con la sostanziale differenza però che questa volta c'è un'ampia copertura vaccinale tra personale scolastico e, in crescendo di settimana in settimana, anche tra la popolazione studentesca che fa ben sperare.
Intanto sempre a Gubbio sembra essere superato il grande scoglio che si doveva affrontare ad avvio dell'anno di scuola, ovvero la ridislocazione logistica delle 15 classi dell'Edificio Scolastico presso l'ex seminario. In una nota la dirigente Francesca Pinna ringrazia per la collaborazione il vescovo Paolucci Bedini , l'amministrazione comunale, personale della scuola e famiglie per il contributo dato e per la disponibilità ad accogliere in altra sede gli studenti, causa il cantiere edile attivato presso il plesso di via Perugina. Il sindaco Stirati sulla stessa linea ringrazia gli uffici comunali e tutto il mondo della scuola per quella che definisce “un’operazione di straordinario valore, titanica e sicuramente non scontata”.
E se Covid e trasloco erano certamente i principali nodi da sciogliere, ne resta ancora almeno uno legato ai lavori edili presso le scuole del Comune: si tratta della richiesta avanzata dai residenti di Madonne del Ponte, coloro che vivono nell'area vicino alla nuova chiesa, i cui locali parrocchiali ospitano i bambini del plesso scolastico di Via Leonardo da Vinci in ristrutturazione. L'area non è asfaltata e nell'ora della campanella tutta la zona è invasa dalla polvere alzata dalle auto in circolazione . Si chiede un intervento immediato, considerando che almeno fino a dicembre i bambini dovranno presumibilmente restare lì.
Gubbio/Gualdo Tadino
15/09/2021 06:47
Redazione