Un tavolo di confronto permanente e periodico tra Comune di Gubbio, aziende Colacem e Barbetti, sindacati, che possa avere anche momenti di apertura al contributo dei cittadini. E' il primo impegno che amministrazione comunale eugubina e cementerie hanno assunto nell'incontro tenutosi venerdì 18 marzo in un momento di forte tensione tra le parti. Prove di dialogo, insomma, in uno scenario che , nelle ultime settimane, aveva raggiunto picchi di tensione. Il primo con la decisione dell'amministrazione Stirati di ricorrere al Tar contro la determina della Regione Umbria che dà il via libera all'uso di Css nei cementifici; il secondo con l'opera di volantinaggio effettuata nei giorni scorsi dai Comitati ambientalisti in cui si ritrae la città di Gubbio come "l'inceneritore d'Italia", dove verranno "bruciate tonnellate di rifiuti " con effetti gravi sulla salute pubblica . Il volantinaggio era già stato attenzionato da tre consiglieri comunali di maggioranza, Zaccagni, Biancarelli e Martinelli, che in un'interrogazione, non ancora discussa in consiglio, hanno chiesto al sindaco di esprimersi su frasi che procuravano un allarme non suffragato, quanto piuttosto smentito dai dati scientifici. In attesa di vedere se sindaco e giunta nel prossimo consiglio comunale prenderanno le distanze da quel documento diffuso in città, si dialoga con le cementerie e il comunicato congiunto assegna a ciascuna parte delle azioni concrete.
Detto già del tavolo di confronto permamente, le cementerie si impegnano a incrementere i controlli sulle emissioni come d'altro canto già previsto dalla determina della Regione che autorizza l'uso di Css e che prevede, in modo più incisivo della stessa norma, un protocollo da siglare con Arpa per testare le emissioni; ad investire in opere di miglioramento dell’ambiente, monitoraggio della qualità della vita pur in un momento critico a livello nazionale che vede l'Italia dover ricorrere al carbone;
a mantenere, nel limite del possibile, gli attuali livelli occupazionali sul territorio eugubino essendo peggiorate sensibilmente le condizioni di sostenibilità economica delle produzioni locali.
L'amministrazione comunale si impegna dal canto suo, di concerto con le aziende, a favorire una comunicazione sistematica dei dati ambientali, basata sulle evidenze degli enti di controllo, sui dati ufficiali e su studi e approfondimenti scientifici mirati, al fine di contrastare qualsiasi “fake news” e allarmismo allo scopo di rassicurare la popolazione e non creare confusione. Non si cita nel documento il volantino dei comitati, ma l'allusione è ipotizzabile. L'amministrazione comunale si impegna anche ad ottenere un impegno concreto da parte della Regione per approfondimenti di natura ambientale e sanitaria più generale.
L'impressione è quella di una volontà condivisa, da parte di Comune e aziende, per conciliare produzione di beni, lavoro e salute senza che ciascuna sia in conflitto con l'altra. Se l'obiettivo fosse raggiunto, sarebbe la fine di una stagione di forti tensioni che hanno spaccato la comunità eugubina.
Gubbio/Gualdo Tadino
21/03/2022 18:18
Redazione