Gli agricoltori umbri aderenti a Confagricoltura hanno incontrato questa mattina a Città di Castello, nella sede di TTI, la candidata alla presidenza della Regione dell’Umbria per il centro destra Donatella Tesei e, insieme a lei, il senatore e segretario della Lega Matteo Salvini e l’on. tifernate Riccardo Marchetti per un confronto chiaro sulle esigenze del comparto nella regione. Sostenibilità della produzione, semplificazione delle regole e utilizzo efficiente delle risorse comunitarie, così come lo sviluppo di filiere regionali sono state le parole chiave dell’appuntamento, al quale hanno preso parte anche il presidente di Confagricoltura Umbria Fabio Rossi e Marco Caprai, membro di Giunta della Confederazione con delega per l’innovazione. “Se vinciamo -ha detto Salvini- vi garantisco che di Agricoltura si occuperà un uomo o una donna della Lega, perché per noi è un settore fondamentale. Il bello -ha esordito, promettendo di tornare a Città di Castello probabilmente il 13 novembre per San Florido- verrà dal 28 in poi; mi domando -ha proseguito- come si possa mettere in discussione il settore del tabacco e il sistema agricolo di queste zone: giù le mani dai posti di lavoro.” Altre tematiche affrontate da Salvini quelli della sostenibilità ambientale dell’agricoltura, che deve essere in mano a coloro che ci vivono, i danni da fauna selvatica, non più sostenibili, i contributi pubblici (“è indegno che alcuni agricoltori stiano aspettando i contributi dal 2014”), e Agea (“c’è da rimetterci mano”). “Ho vissuto nel mondo dell’agricoltura, seppur in una filiera differente, per molti anni come Sindaco -ha spiegato la candidata alla presidenza regionale Donatella Tesei- e posso testimoniare che gli agricoltori sono vere e proprie sentinelle del territorio. Ci ho creduto da sempre in questo settore e sono stata sempre al fianco degli agricoltori, per cui posso assicurare la mia attenzione al comparto, dal 28 ottobre, perché ritengo che sia un fattore identitario della nostra regione, che deve poter competere a livello nazionale e internazionale.” “Sentirsi dire -ha quindi aggiunto Tesei- da un candidato alla presidenza della regione “Con il tabacco basta!”, significa non avere la visione dell’agricoltura di questa regione.” Dal canto suo, anche l’onorevole Marchetti ha voluto garantire che, dal 28 ottobre, con la vittoria del centro destra, l’agricoltura tornerà al centro dell’azione della regione. L’incontro è stato dunque l’occasione, per Confagricoltura Umbria di ribadire l’importanza dell’agricoltura a tutela del territorio delle aree rurali interne e dello sviluppo delle comunità locali, che -nelle aree interne dell’appennino- significa anche contenimento della fauna selvatica, imprescindibile per la salvaguardia stessa delle aziende agricole; sviluppo di sistemi moderni di utilizzo delle energie rinnovabili, che favoriscano un uso corretto e razionale del bosco, e promozione di un’economia circolare che veda al centro le produzioni agricole e agroindustriali. “In un’ottica di futuro per il settore, non si può non guardare al nuovo PSR per il periodo 2021/2027, -ha detto il presidente di Confagricoltura Umbria, Rossi- per il quale sarà fondamentale cogliere l’opportunità di una regia nazionale nella quale salvaguardare le specificità regionali così come l’efficienza delle regioni più virtuose, nell’ottica di incentivare un utilizzo efficiente delle risorse. Altrettanto importante sarà prevedere misure di sostegno alle aziende di trasformazione che trasformano prodotti umbri e contribuiscono ad una visione di ammodernamento del settore.” Sempre sul PSR, secondo Confagricoltura va salvaguardata la percentuale storica delle risorse destinate al privato e agli interventi che hanno come destinatari finali gli agricoltori. “Questo è un primo dato importante, in previsione di una possibile riduzione del budget assegnato all’Umbria. Va inoltre vista l’efficienza di spesa della parte pubblica per evitare di allocare risorse sovradimensionate.” Ultimo tema affrontato lo sviluppo di filiere di settore. “Gli agricoltori -ha spiegato Rossi- vanno incentivati verso efficienti forme di integrazione orizzontale e verticale, valorizzando le fasi della trasformazione che consentono di incamerare maggiore valore aggiunto. I soggetti economici che sviluppano integrazione devono essere salvaguardati nella loro indipendenza anche dagli stessi sindacati agricoli, perché dobbiamo fare economia ed economia la fanno gli imprenditori: serve una presa di posizione chiara della politica su questo, altrimenti non usciremo mai dalle distorsioni oggi esistenti. “

Città di Castello/Umbertide
25/10/2019 14:40
Redazione