Da Foligno i soccorsi per i terremotati d'Abruzzo

Il bilancio è provvisorio: oltre 150 di morti, decine di dispersi, migliaia di feriti, 10mila edifici lesionati e una Regione in ginocchio. Questo l’esito del drammatico terremoto che ieri notte ha colpito l’Abruzzo. L’epicentro a l’Aquila, capoluogo di regione. La scossa, avvenuta alle 3.32, è stata violentissima: 5,8 gradi della scala Rickter, tra l’ottavo e il nono grado della scala Mercalli. Una magnitudo pari a quella che colpì l’Umbria e le Marche il 26 settembre del 1997. Qui però fortunatamente non ci furono morti. Per Guido Bertolaso, capo della Protezione Civile, la tragedia è paragonabile se non addirittura superiore al terremoto che colpì Foligno. E proprio da Foligno partono decine di volontari di Protezione Civile. Per decidere il da farsi ieri mattina, nell’ufficio del sindaco, si è svolto un vertice straordinario. Intorno al tavolo per le emergenze, il sindaco Manlio Marini, il vice sindaco Nando Mismetti, l’assessore alla Protezione Civile Salvatore Stella, il direttore generale del Comune Alfieri Moretti. In prima linea anche il comando dei vigili urbani e i tecnici del settore urbanistica. Da Foligno, centro regionale di Protezione Civile, sono in partenza decine di volontari Prociv. Porteranno i primi soccorsi alla gente e faranno turni settimanali. La prima squadra, composta da 12 persone è già a l’Aquila. Ci sono anche 5 vigili del fuoco di Foligno, specializzati nel soccorso ai terremotati. Intanto i tecnici del Comune sono a lavoro per fare un censimento delle risorse disponibili, tra container e casette di legno da smontare e spedire a l’Aquila. Al momento vengono messe a disposizione 60 casette di legno. Stasera in consiglio comunale il punto della situazione e il via libera ai primi atti ufficiali. Ieri di prima mattina intanto il sindaco di Foligno Malio Marini ha chiamato il primo cittadino de L'Aquila per dare una parola, di conforto.