Dal Pakistan un premio per la riconciliazione: "Life in Gubbio" omaggia Abdul Edhi

Dalla regione scossa di recente dalla presenza di cellule del terrorismo fondamentalista un premio all’Islam moderato. Dopo la paura per la scoperta a Perugia (Ponte Felcino) di una cellula legata al terrorismo islamico internazionale, parte dalla città francescana un invito alla riconciliazione e al dialogo. Durante la serata conclusiva della manifestazione “Life in Gubbio”, che si terrà sabato 25 agosto nella piazza Grande di Gubbio, condotta da Paolo Bonolis, il sindaco di Gubbio, Orfeo Goracci, consegnerà il “Premio Internazionale Lupo di Gubbio per la riconciliazione” a Edhi Abdul Sattar, filantropo e operatore sociale pakistano, di tradizione musulmana, che ha ricomposto il cadavere del giornalista Daniel Pearl, considerato la madre Teresa di Calcutta dell’Islam. «Questo premio è un riferimento forte alla nostra storia – ha sottolineato il sindaco Goracci – perché viene assegnato nell’ottavo centenario dell’arrivo di san Francesco a Gubbio. Ed assume un significato ancora più importante perché, assegnandolo a un personaggio di religione musulmana, è una risposta non casuale, per la sua portata di dialogo e apertura, a tanti episodi di intolleranza e a recenti fatti di cronaca, ancora aperti agli sviluppi di indagine, avvenuti in Umbria e che vedono coinvolte alcune frange estremiste della religione islamica. Premiare una figura che si è battuta e si batte contro ogni fondamentalismo, mi sembra l’atteggiamento più bello e convinto da parte di una città come Gubbio che, pur nel rispetto delle reciproche identità, è aperta ad accogliere esperienze e opinioni differenti». Il “Premio Internazionale Lupo di Gubbio per la riconciliazione” (ispirato al celebre episodio di San Francesco che ammansisce il lupo), alla sua prima edizione, è stato ideato dai direttori artistici della manifestazione “Life in Gubbio” (Michele Afferrante e Filippo Maceri), dal Comune (il sindaco, Orfeo Goracci, e l’assessore alla cultura, Renzo Menichetti) e dalla Diocesi di Gubbio (vescovo mons. Mario Ceccobelli).