Dalla Natura un messaggio di pace

GUBBIO - Ripartire dalla considerazione della Madre Terra come opera di Dio, per arrivare al recupero di un rapporto di pace e di fratellanza tra tutte le creature. Questo il principio fondante da cui ha preso il via presso la sala affreschi del palazzo comunale il seminario dal titolo "Il simbolo di Gubbio e il segreto dello spirito di Assisi", promosso dalla Famiglia francescana in Italia e dalla Commissione per l'ecumenismo e il dialogo della Compi. La due giorni di dibattito, che si concluderà nel pomeriggio di oggi con l'illustrazione di lavori sul rapporto tra Francesco e le varie confessioni alternative a quella cattolica, con gli interventi dell'ortodossa Elena Gavrylyuk, del valdese Bertalot e del musulmano Adel Jabbar, si è aperta ieri pomeriggio con la presentazione di Tecle Vetrali sul tema: "Gubbio: una riconciliazione a partire dalla Terra". Un tema che nella città di pietra ha avuto un prologo importante con le attività di Terra Mater, nelle quali si è portata avanti l'esigenza di una spiritualità della creazione, di una riconciliazione universale in cui si abbia una nuova visione del mondo con un rispetto reciproco tra tutti gli esseri viventi. Vetrali nel suo discorso ha spiegato come questo bisogno di fratellanza sia stato colto per primo proprio da San Francesco, ricordando una delle tappe fondamentali della vita del Poverello, quando recitando il Cantico delle Creature riuscì a far riappacificare il Vescovo ed il Podestà, fino a quel momento divisi dall'odio. Con questo aneddoto, Vetrali vuole sottolineare come "l'esaltazione delle composizioni naturali diffonda un effettivo messaggio di pace e di perdono". "Francesco nelle sue attività - ha aggiunto l'esperto - ha sempre avuto la preoccupazione di espandere la fratellanza tra gli uomini, da sempre spinti nelle loro vite da egoismi esasperati". Anche in questo caso dunque si può evincere come Francesco sia stato un precursore in tutti gli aspetti dell'esistenza e possa essere considerato non solo il Patrono, ma anche il maestro dell'ecologia, per uno sviluppo che sia davvero responsabile.