Delegazione di dirigenti dell'Ac Città di Castello a colloquio con l'assessore allo sport Stefano Nardoni.

Una delegazione dell’Ac Città di Castello, guidata dal presidente Paolo Bettacchioli, dal vice Gabrio Gustinicchi e da alcuni tifosi storici dell’associazione sportiva, si è recato nei giorni scorsi a colloquio nell’ufficio dell’assessore allo sport del comune di Città di Castello Stefano Nardoni per protestare contro la decisione di confinare, anche per la prossima imminente stagione sportiva, l’Ac Città di Castello allo Stadio dei Pini di Sansecondo per quanto riguarda le gare interne del torneo di eccellenza. Secondo la dirigenza biancorossa, l’amministrazione comunale tifernate farebbe pagare in questo modo al sodalizio sportivo del patron Ivano Massetti colpe passate relative a una gestione errata del settore giovanile. Un passato che, secondo quanto riferito dai dirigenti dell’Ac Città di Castello, penalizzerebbe troppo il gruppo, seriamente intenzionato a lavorare anche sul fronte giovanile, fin dal prossimo futuro. Senza considerare che la prima squadra ha già presentato il piano di inizio preparazione che vedrà gli atleti riprendere ad allenarsi regolarmente dal prossimo 28 luglio nell’impianto della Mattonata già utilizzato nella trascorsa stagione. I dirigenti dell’Ac Città di Castello, che sperano, dopo il colloquio avuto con l’assessore Tardoni, che l’amministrazione comunale riveda le sue decisioni, hanno voluto espressamente ringraziare i vari esponenti politici, tanto di maggioranza quanto di opposizione, che hanno dimostrato solidarietà nei loro confronti, garantendo la presenza di una loro delegazione al prossimo consiglio comunale che si svolgerà nella residenza municipale tifernate. Sul caso c’è da registrare anche un’interrogazione presentata dal consigliere regionale di An Andrea Lignani Marchesani.