L’emergenza Covid-19 sta avendo ripercussioni critiche anche sulle donazioni di sangue, che in questi giorni sono notevolmente calate, sia in Umbria che a livello nazionale. L'Avis regionale e le varie delegazioni comunali sono in campo per garantire la continuità delle donazioni nel rispetto non solo delle norme di sicurezza ma anche del divieto di aggregazioni e assembramenti di persone.
Si rinnova così l' appello rivolto ai donatori che intendono andare a donare, da parte del presidente del sodalizio di Gubbio, Loris Ghigi. "Questa mattina all'ospedale di Branca ce ne erano molti, ed è un buon segnale di solidarietà e responsabilità. Però un buon numero non sono passati per la prenotazione che in questo periodo deve essere obbligatoria proprio per evitare sovraffollamento al centro" si raccomanda Ghigi. Per quanto riguarda l'Avis Gubbio sono state sospese le chiamate giornaliere. Per prenotarsi nelle donazioni sangue è sufficiente contattare il numero 329.0612821.
Accanto all'appello operativo di Ghigi, si segnala anche quello più allarmato di Roberto Taborchi, dell'Avis di Magione: “In Italia ogni giorno 1800 persone hanno bisogno di trasfusioni, il nostro quotidiano impegno serve a garantire l’autosufficienza ospedaliera, anche e soprattutto in una situazione così difficile. È un momento delicatissimo per le nostre strutture, che con le risorse a disposizione devono garantire adeguato supporto a questa inedita epidemia, senza tralasciare l’attività ordinaria e le urgenze di altra natura; per funzionare, il sistema sanitario non può prescindere dalle donazioni di sangue e plasma, senza le quali il sistema collasserebbe in modo irreparabile”.
“L’influenza stagionale – fa sapere Taborchi– aveva già condizionato gli accessi nelle ultime settimane; il diffondersi del virus ha accentuato ulteriormente questa flessione, anche a causa dei timori che qualche donatore ha manifestato nell’avvicinarsi all’Ospedale. Vogliamo quindi ribadire una volta di più che i nostri Centri di raccolta sono sicuri e che la salute del donatore è sempre tutelata, ora anche dall’adozione di misure di controllo e sicurezza ulteriori e più scrupolose, in accordo a quanto indicato dai recenti DPCM; in fase di accettazione viene anche effettuato un primo “screening” del donatore, che comprende la misurazione della temperatura corporea. Per fronteggiare la carenza, la nostra sezione di Magione ha rafforzato ulteriormente l’attività di chiamata, indispensabile anche ad effettuare un primo “triage” del donatore, ed avere conferma del buono stato di salute e dell’assenza di contatti con persone contagiate, eventualità che comporta una sospensiva di 28 giorni”.
“Stiamo ricevendo risposte importanti dai giovanissimi – conclude –, e questo ci riempie di orgoglio e soddisfazione; nella difficilissima prima settimana di marzo tre ragazzi del 2000, poche ore dopo essere stati contattati da noi, si sono recati al Sit di Perugia, dando il loro fondamentale contributo. Un esempio che vogliamo usare per fare appello alla sensibilità di tutti; scriveteci sulle pagine Facebook ed Instagram o chiamateci allo 075 841159, per prenotare la donazione di sangue o quella di plasma. Abbiamo una missione indispensabile da compiere e non possiamo permetterci di abbassare la guardia, soprattutto ora. E a chi ha pensato spesso di diventare donatore, ma senza compiere l’ultimo decisivo passo, diciamo: questo è il momento migliore della vostra vita per decidere di farlo”.
Gubbio/Gualdo Tadino
14/03/2020 15:17
Redazione