Due tunisini fermati dalla polizia per spaccio di droga a Perugia

"E' roba buonissima... spacca": e' il testo di uno degli sms trovati dalla polizia sui telefoni cellulari dei "clienti" di due tunisini di 25 anni fermati a Perugia dalla sezione criminalita' diffusa della squadra mobile che li accusa di avere spacciato tra via Della Pallotta, Parco Sant'Anna e Ponte San Giovanni. Gli stranieri da alcuni giorni erano oggetto di osservazione e monitoraggio da parte degli investigatori. E' stato cosi' documentato quello che e' considerato un vero e proprio rapporto clientelare di fiducia tra i presunti spacciatori e i consumatori. L'acquirente doveva infatti contattare uno dei due tunisini - riferisce la Questura - con una semplice chiamata o un sms per stabilire l'ora e la localita' dell'incontro per il successivo scambio. Gli acquirenti sono stati identificati e hanno "spontaneamente" fornito alla polizia il numero di cellulare del proprio "spacciatore di fiducia" e riferito i vari episodi. La mobile, temendo che i nordafricani potessero fuggire, li hanno bloccati mentre entravano in un bar di via Palermo. I tunisini hanno quindi cercato di disfarsi - riferiscono ancora gli investigatori - di alcune sim utilizzate per lo spaccio. Queste sono state pero' recuperate dagli agenti e sequestrate insieme ai telefoni cellulari. Dagli accertamenti e' emerso che i tunisini erano entrati illegalmente in Italia da Lampedusa e Linosa. A loro carico sono poi risultati vari arresti per droga e per resistenza a pubblico ufficiale, sempre a Perugia, e uno dei due e' stato anche indagato per concorso in tentato omicidio. I due fermi sono stati convalidati dal giudice e i due sono tutt'ora in carcere.