E' morta a Milano Gae Aulenti: risiedeva a Gubbio e aveva firmato molte opere in Umbria

Si è spenta a Milano all'età di 84 anni l'architetto e designer Gae Aulenti, tra i più creativi e celebri interpreti dell'architettura italiana nel mondo. Viveva nei pressi di Gubbio, a Santa Cristina, dove da molti anni aveva stabilito il suo domicilio, anche se da tempo risiedeva a Milano dalla sua unica figlia, Giovanna, a causa di una malattia di cui non aveva mai fatto sapere nulla e contro la quale si è battuta fino all'ultimo. L'ultima uscita pubblica di Gae Aulenti risale allo scorso 16 ottobre, quando ritirò un premio alla carriera alla Triennale di Milano. In Umbria invece a marzo ha presentato il progetto della realizzazione dell'area dell'ex Zuccherificio di Foligno, dopo aver progetto negli anni scorsi, tra gli altri, l'aeroporto San Francesco d'Assisi e a Gubbio piazza San Giovanni. Proprio a Gubbio ha ricevuto il premio "Bandiera di Gubbio" da parte del gruppo Sbandieratori. Tra le più celebri realizzazioni, disegnò il parigino museo d'Orsay con il tema floreale delle lunette della volta e la lampada “Pipistrello” della Martinelli Luce che ha richiami Art Nouveau. Si è formata come architetto nella Milano degli anni cinquanta, dove l'architettura italiana è impegnata in quella ricerca storico culturale di recupero dei valori architettonici del passato e dell'ambiente costruito esistente. Espressioni architettoniche che avevano avuto prima lo sviluppo del neorealismo e poi si concretizzeranno sulla fine nella nuova corrente del Neoliberty. E' stata anche presidente dell'Accademia di Belle Arti di Brera. Tra le sue ultime opere il restauro di Palazzo Branciforte a Palermo e l'istituto di cultura italiana a Tokyo.