Lo ha annunciato con un tweet, come ormai immancabilmente va di moda nella comunicazione dell'era social: il ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli sarà oggi sulla E45 per un sopralluogo all'ormai famoso viadotto Puleto, chiuso su disposizione della Procura di Arezzo a gennaio e riaperto solo per la viabilità leggera dalla giornata di ieri.
Il ministro sarà in loco e visionerà la situazione di una infrastruttura la cui chiusura – disposta da una Procura contro il parere dei consulenti tecnici di Anas – ha messo ancor più in ginocchio la già compromessa struttura imprenditoriale dei trasporti della nostra regione e in particolare dell'Alto Tevere, rimasto paralizzato nella viabilità con tutto il Nord Italia.
Non è un caso che in queste settimane siano notevolmente cresciuti i flussi viari lungo la Perugia-Ancona e la Contessa per trovare uno sbocco utile almeno nel Pesarese.
Chissà se la visita lampo del Ministro Toninelli sarà anche l'occasione per aggiornare la sua agenda in relazione all'altro corto circuito che investe ormai da mesi la viabilità e l'economia umbra, coinvolgendo loro malgrado numerose imprese dell'Eugubino-Gualdese. Parliamo della Perugia-Ancona, del blocco dei lavori sul tratto marchigiano, dovuto al mancato pagamento degli stessi da parte del gruppo Astaldi, general contractor per Quadrilatero, finito in disgrazia finanziaria con tanto di concordato in continuità, formula magica che diventa una autentica iattura per tutti i creditori.
L'attesa di una qualche pronuncia o di una dichiarazione, magari di soli intenti magari solo per fissare un incontro, da parte di Toninelli, non è casuale perchè proprio in queste ore scade quell'ultimatum, lanciato 15 giorni fa a Fabriano dalle aziende costruttrici umbri al summit svoltosi presso i locali della Comunità Montana: iniziativa alla presenza dei due presidenti di Regione, dei sindacati di settore e dell'amministratore di Quadrilatero, nel corso della quale le imprese subappaltatrici umbre (che attendono cifre complessive per oltre 40 milioni) hanno rinnovato il proprio accorato appello, corredandolo però di un avviso da ultima spiaggia: senza novità sostanziali nelle successive 2 settimane, sarebbe state messe in campo anche clamorose azioni di protesta.
Del resto è da novembre che le aziende invischiate nella questione attendono risposte o quanto meno l'annunciato Tavolo ministeriale con il ministro Toninelli che sembrava cosa fatta ma che a a metà dicembre è saltato causa assenza del ministro stesso e tutto è stato rinviato sine die.
Morale: "I soldi ci sono, l'opera è finanziata, non si capisce cosa si aspetti per trovare una soluzione - hanno ripetuto anche in quel tavolo ANCE Umbria e Marche. L'auspicio è che domani, a non molti chilometri dalla Perugia-Ancona, sul ponte Puleto, qualcuno lo ricordi al ministro Toninelli. Prima che qualcun'altro non trovi altro mezzo per farsi sentire che chiudere la strada.
Ieri a Roma vertice dei presidenti delle due Regioni, Umbria e Marche, con i vertici Anas e con Perosino (Quadrilatero) dopo il decreto del tribunale fallimentare che ha riconosciuto ad Astaldi la possibilità di rescindere consensualmente i contratti e rinegoziare nuovi accordi: la Governatrice Marini ha ribadito la necessità "di riconoscere alle imprese umbre che hanno lavorato le loro spettanze, senza questo presupposto i lavori è giusto che non riprendano". Serve un'opera di moral suasion da Anas al Governo stesso nei confronti di Astaldi per operare al di là di quanto le norme e il decreto le consentiranno.
Gubbio/Gualdo Tadino
15/02/2019 08:27
Redazione