È uno degli attaccanti migliori tra Serie B e Serie C degli ultimi tre lustri, per continuità e capacità di incidere nelle squadre in cui ha militato. Parliamo del classe 1985 eugubino Ettore Marchi che, dopo gli inizi in rossoblù, è stato capace di conquistare già da giovanissimo un campionato di C a Portogruaro seguito da annate sempre da protagonista nel campionato cadetto con Triestina e Sassuolo fino al biennio aureo con la Pro Vercelli, con 34 gol segnati in due anni tra C e B. E poi il ritorno a Gubbio da capitano con 19 reti in una stagione e mezzo prima delle esperienze con le maglie di Monza, Juventus U23, Vis Pesaro e Fermana. Cosi, dopo oltre 550 partite e quasi 130 gol tra i professionisti, Ettore torna a casa scendendo per la prima volta a 37 anni tra i dilettanti: nella prossima stagione il "puntero" eugubino giocherà nel Branca, che riparte con rinnovate ambizioni nel campionato di Eccellenza regionale. Alla guida tecnica c'è un altro ritorno di spicco come Andrea Lisarelli, che ha fatto benissimo negli ultimi anni a Pontevalleceppi, e la società ha già allestito un centrocampo di grande valore per la categoria, con la conferma di Giambi e gli innesti di De Iuliis e Benedetti. Ed ora l'arrivo di Marchi, dopo le pesanti partenze di due attaccanti top per la categoria come Emanuele Francioni(passato alla neopromossa C4) e Marco Gaggiotti(sceso in Promozione all'ambizioso Grifo Sigillo) oltre all'eclettico Ubaldo Vispi, colpo sempre in Promozione del Padule-San Marco. L' organico brancaiolo è ancora in costruzione ma senza dubbio l'arrivo di Ettore Marchi porta grande entusiasmo in un ambiente che da anni è ormai una realtà consolidata del panorama calcistico regionale:
"La mia idea dopo l'ultima stagione in C a Fermo - dichiara Ettore - era quella di chiudere con il calcio giocato per iniziare a formarmi al fine di restare in questo mondo con un ruolo diverso. Poi parlando con amici che conosco da una vita, come Giordano Gnagni e Luciano Ramacci, ho avuto un colloquio con il presidente Fausto Fioroni e il feeling è stato immediato. Così ho deciso di fare un altro anno che comunque per me è molto motivante visto che non ho mai fatto il campionato di Eccellenza in carriera e poi tornare qui significa anche vivere il calcio come quando ero piccolo, con gli amici e per quelli che rappresenta la vera essenza di questa disciplina, ovvero divertimento e piacere di stare insieme".