In molti lo hanno sentito: un boato potentissimo intorno alle 22.30 di sabato 2 luglio. Un petardo, qualcuno dice una bomba carta dato il forte rumore, esploso da ignoti nei dintorni dei Piazza 40 Martiri a Gubbio. Il boato ha fatto tremare i vetri delle case, qualcuno ha persino creduto che fosse il terremoto. Lo hanno avvertito nel centro storico, ma anche nell'immediata periferia. I controlli di Polizia Municipale e Carabinieri per il momento non avrebbero portato a identificare nessuno, in assenza anche di testimoni che possano dare informazioni . Il luogo dell'eplosione sarebbe il letto del torrente Camignano, nel tratto in cui attraversa la zona tra Piazza San Giovanni e il parcheggio delimitato dalla sbarra. Un'area videosorvegliata che purtroppo però non ha dato elementi utili all'identificazione degli autori. Il tutto in considerazione del fatto che l'episodio non è nuovo al centro storico: già a maggio altri due scoppi avevano interessato l'area di Santa Lucia e anche in quel caso erano rimasti però senza nomi e cognomi degli autori. Le indagini proseguono anche se, confermano dalla Municipale, quest'anno si segnalerebbe per il momento una situazione più tranquilla in centro storico sotto il profilo della quiete pubblica. Restano criticità, ma le segnalazioni sono diminuite, complice forse anche la riapertura dopo il Covid di luoghi di aggregazione e svago fuori dal circuito delle mura cittadine.