Entusiasmo nonostante pioggia e freddo per il ritorno dei Ceri in citta', a 10 giorni dal 15 maggio: Gubbio è tornata ad accendersi, come ogni prima domenica di maggio, malgrado il meteo ci abbia messo lo zampino, come nelle previsioni. In particolare dopo una discesa dal monte in condizioni più che accettabili, la situazione e' peggiorata all'arrivo dei Ceri in Piazza Grande, quando si è scatenato un vero nubufragio con vento freddo e temperatura invernale.
Tutto era iniziato alle 8 con la santa messa alla Basilica di S.Ubaldo dove, a dispetto delle previsioni, sono stati numerosissimi i ceraioli presenti: la celebrazione è stata officiata dal Cappellano dei Ceri, don Mirko Orsini, presenti i Capitani (Fabio Tomassini e Ubaldo Stocchi) e i Capodieci (Pietro Menichetti, Luca Bedini e Lucio Sollevanti) del prossimo 15 maggio. Particolare attenzione per Lucio Sollevanti, capodieci di Sant'Antonio ristabilitosi a tempo di record da un periodo di malattia improvviso.
Amare la Festa dei ceri cercando il tu e non l'io, è stato invece uno dei passaggi salienti dell'omelia di don Mirko Orsini: "Mi ami tu ? Dice S.Ubaldo. Ebbene non basta rispondere a parole, ma si risponde anche con la Festa dei Ceri, cioè onorando secondo i valori ubaldiani di riconciliazione e condivisione, il giorno che gli eugubini dedicano al Patrono". Don Mirko ha poi citato 6 parole chiave: "Festa, Gioia, Famiglia, Quotidianità,
Umiltà, Tradizione. Sempre ricordandosi di cancellare l'io altrimenti non è Festa dei Ceri".
Gli squilli di tromba ma soprattutto l'intonazione di "o lume della fede" hanno preceduto lo scavijamento dei ceri dai basamenti di marmo e le prime birate di questo 2019, prima nella chiesa e poi nel chiostro. Quindi la discesa lungo gli stradoni aperta dai tamburini che ha visto l'inserimento nella sfilata delle autorità e della banda all'ingresso in città da San Marziale. Poi durante l'attraversamento del centro storico, è iniziato il maltempo vero e proprio che ha finito per condizionare il resto della giornata, senza impedire però l'epilogo della sfilata in Piazza Grande, ancora con tre birate sotto un vero acquazzone, e poi con l'entusiasmo esploso intorno ai capodieci accanto ai ceri, all'interno della sala dell'Arengo di Palazzo dei Consoli.
Nel pomeriggio in tanti hanno partecipato in particolare al banchetto alle sale degli Arconi organizzato dall'Università dei Muratori, nel corso del quale è stata firmata dal sodalizio guidato da Fabio Mariani e dal Comune con il sindaco Stirati l'apposita convenzione per assegnare all'associazione omonima lo spazio espositivo dedicato alla mostra permanente di alcune delle opere di Giuseppe Calzuola, indimenticato scalpellino e artista eugubino, che fu anche Capitano della Festa dei Ceri nel 1988. A salutare i presenti, oltre alle autorità, anche il presidente dell'associazione, don Armando Minelli.
Gubbio/Gualdo Tadino
05/05/2019 15:17
Redazione