Nella vertenza Indelfab di Fabriano, ex JP Industries (a sua volta ex A. Merloni) si profilano altri sei mesi di cassa integrazione. Per questo non sono ancora partite le lettere di licenziamento, a seguito della firma sul verbale di mancato accordo fra azienda e sindacati. Posticipata dunque la nuova crisi occupazionale per i 537 lavoratori - 275 a Fabriano, stabilimento di Santa Maria, e 262 in Umbria, stabilimento di Gaifana - che stanno usufruendo di un periodo di cassa integrazione per cessazione, in scadenza il prossimo 15 novembre. Fino a tale data non sarà possibile licenziare, ma potrebbe esserci un' ulteriore proroga dell' ammortizzatore sociale fino al 15 maggio 2022. Questo l' esito di un incontro in video conferenza tra il Ministero del Lavoro, i rappresentanti dei sindacati di categoria Fim-Fiom-Uilm di Ancona e Perugia e i curatori fallimentari Simona Romagnoli, Sabrina Salati e Luca Cortellucci. Le organizzazioni sindacali hanno ribadito la necessità di usufruire degli ammortizzatori conservativi "per la tenuta sociale nei territori e per accompagnare progetti di reindustrializzazione in una fase in cui le Regioni e il Governo stanno mettendo a disposizione una serie di fondi per il rilancio del Paese e dei singoli territori". Nei prossimi giorni le assemblee con i lavoratori. Il Ministero ha convocato nuovamente le parti per espletare in maniera definitiva l' esame congiunto per l' 11 agosto e ha dato disponibilità a proseguire l' attività di scouting per individuare investitori italiani ed esteri interessati ad un progetto di reindustrializzazione del sito industriale Indelfab.