Ex collaboratori di giustizia, indagini sui contatti con mafia, camorra e 'ndrangheta

E' considerato responsabile di alcune rapine compiute in supermercati della zona il gruppo criminale di ex collaboratori di giustizia, in contatto con mafia, camorra e sacra corona pugliese, al centro di un'indagine della polizia. Il quadro sta emergendo dagli accertamenti condotti dalla squadra mobile di Perugia in collaborazione con quella di Firenze e il commissariato di Assisi. Tra gli ex pentiti erano sorti dissapori sfociati in un regolamento di conti che e' costato la vita a Salvatore Conte, di 47 anni, di Napoli, il cui cadavere era stato sotterrato in un bosco. Per quest'omicidio e' stato fermato dalla polizia un altro ex collaboratore di giustizia, Roberto Salvatore Menzo, di 47anni, di Niscemi (Caltanisetta), indicato come il capo dell'organizzazione criminale. Del gruppo avrebbe fatto parte anche un altro ex collaboratore di giustizia pugliese, Marcello Russo, arrestato nei mesi scorsi per una rapina compiuta a Voghera. Gli investigatori ritengono che il gruppo sia responsabile di una rapina compiuta il 18 ottobre scorso in un supermercato di Marsciano, bottino 11 mila euro, e un'altra in un grande magazzino nella zona di Capanne, che aveva fruttato 6 mila euro. Un ulteriore colpo programmato a Balanzano era invece saltato a causa dell'arresto, il giorno prima, di Russo. Dall'indagine e' emerso che la presunta banda aveva scelto l' Umbria come base operativa ma la sua attivita' fatta di rapine a mano armata, spaccio di droga e traffico d' armi, si era allargata ad altre zone d'Italia.