Festa dei Ceri: grandi emozioni, cadute e polemiche per un brutto epilogo

Un'altra Festa dei Ceri memorabile, e' quella che si consegna agli archivi dopo un 15 maggio appassionante e intenso. Tante emozioni ma anche polemiche per un brutto epilogo che ha in parte macchiato una giornata ricca di significati. Come di consueto, e' stata la corsa il momento più coinvolgente della giornata, dopo la sveglia dei tamburini, la messa dei ceraioli, le sfilate e l'alzata in piazza Grande, davanti ad una folla straboccante, seppur meno asfissiante degli ultimi anni. Splendidi protagonisti della Festa dei Ceri i capitani Gabriele Cappannelli e Vitaliano Pannacci e i capodieci Tiziano Palicca, Andrea Martiri e Ubaldo Gini. Nel corso della mattinata sono stati estratti i capitani della Festa dei Ceri 2015: saranno Pierangelo Radicchi e Francesco Ragnacci. Poi la mostra che come tradizione ha visto i ceraioli accompagnare il rispettivo cero nelle vie della città ad omaggiare vecchi ceraioli e defunti in un momento particolarmente partecipato e toccante. Nel pomeriggio la travolgente corsa preceduta dalla Processione della statua di S.Ubaldo. E non sono mancati subito i colpi di scena con una clamorosa penduta del cero di Sant'Ubaldo alla curva che dalla Callata dei Neri imbocca il Corso. Ancora più rovinosa l'incertezza di San Giorgio poco più avanti, quasi alla conclusione del primo tratto di corsa, lungo la Callata de Meli. Il santo guerriero ha riportato danni tanto da dover essere sostituito prima delle birate della sera. Entusiasmante anche il secondo tratto di corsa e successivamente le birate e l'ascesa al monte dove non ci sono state incertezze alcune tra i ceri. Concitato invece e carico di tensione l'arrivo in Basilica con il cero di San Giorgio arrivato vicinissimo a Sant'Ubaldo, che lungo la scalea, complice anche l'ostacolo portato da alcuni ceraioli in camicia gialla, e' riuscito a chiudere la porta. Un epilogo pagato a caro prezzo dai ceraioli santubaldari che hanno visto spezzarsi una stanga della barella, non potendo neanche rialzare il cero dentro il chiostro. L'immagine della barella mozzata e' forse l'emblema di un finale non degno della Festa dei Ceri, come del resto e' stato sottolineato poco dopo dal Cappellano della Festa. Don Mirko Orsini, alla chiesetta dei Muratori: "Siete sicuri che S.Ubaldo sia contento di questa festa? Qualche ceraiolo dovrebbe farsi questa domanda, non sono io che debbo dare la risposta". Di certo le polemiche proseguiranno, come e' anche nel costume dei Ceri, nell'auspicio che il messaggio Ubaldiano - di riconciliazione e fratellanza - alla fine prevalga.