Firmata a Roma la cassa integrazione per i lavoratori della Tagina Ceramiche d'arte di Gualdo Tadino. Dopo le proteste in piazza dei lavoratori e della istituzioni, dopo la visita del ministro del Lavoro Di Maio allo stabilimento gualdese, stamani Ministero, Regione, azienda e sindacati , presente il sindaco Massimiliano Presciutti, hanno sottoscritto l'accordo sulla cassa. Un anno il periodo accordato per un massimo di 100 lavoratori. L'azienda non utilizzerà presumibilmente tutta la quota concessa, ma a rotazione potrebbe immettere in cassa sulle 80 unità circa. 2 milioni di euro il costo di questa operazione, finanziati dalla Regione Umbria tramite il fondo accantonato in bilancio. La cassa inizierà il prossimo 22 ottobre e avrà validità di 12 mesi, un tempo ritenuto adeguato dalla proprietà per mettere a regime Tagina, attivare altri due forni e mettere in piedi il progetto di economia circolare , ovvero realizzazione di un atomizzatore per la creazione di impasto per ceramica dove poter utilizzare anche percentuali di ceneri provenienti da termovalorizzazione. A questo si aggiunge l'impianto di biometano , che utilizza la frazione organica del rifiuto per alimentare i forni di cottura. Soddisfatte le parti per il traguardo raggiunto che nell'agosto scorso sembrava insperato. Un sospiro di sollievo per le famiglie di Tagina che tuttavia potrebbero vedere il primo assegno di cassa integrazione non prima di dicembre.